"I tifosi hanno ragione, ma ora rialziamoci"

Contestazione a fine gara, Sassarini amaro: "Dobbiamo capire perché acciamo queste prestazioni. Adesso pensiamo alla sfida di Imola"

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Testa a Imola. Con una delusione cocente sul groppone. Perché il quattro a zero col Gubbio, maturato per grandi linee nel primo tempo, restituisce i contorni (nitidi) del periodo nero degli uomini di Sassarini. Capaci di proporre gioco con l’Entella (ma di punticini nemmeno l’ombra), impalpabili e senza mordente contro il Gubbio di Braglia. Vecchia volpe del calcio professionistico che è riuscito a rendere inoffensivi i biancorossi. Merito dell’assetto aggressivo e iper offensivo (Arena alle spalle di Mbakogu-Vazquez) lanciato dal primo minuto.

Sassarini ne è consapevole e nel dopo gara del "Benelli" mastica amaro: "In questa partita abbiamo provato a giocare ma di fatto non si poteva giocare – commenta – E’ stata una gara piena di duelli, e nella prima mezz’ora è scivolata sotto questo punto di vista. Ma devo dire una cosa: quando affrontiamo le prime in classifica, se proviamo a giocare si vede meno la differenza con loro. Il Gubbio è stato superiore. Ora dobbiamo cancellare la partita e pensare alla gara con l’Imolese. E’ stata una brutta figura: ora dobbiamo capire perché facciamo queste prestazioni con le grandi".

La disamina del tecnico spezzino poi tocca altri aspetti: "L’obiettivo era quello di provare a mantenere i giocatori in vista di Imola: partecipando alla regola del minutaggio, posso scegliere dove collocare gli under e quindi ruotare la rosa – il riferimento di Sassarini è ai quattro cambi dell’avvio di secondo tempo – Comunque dobbiamo dare tanto di più. Abbiamo perso i duelli e di ciò dobbiamo fare tesoro. Nel secondo tempo la situazione in questo senso è migliorata. Non è stata una gara bella sul piano estetico, potevamo rianimarla in due o tre situazioni. Ripeto: dobbiamo fare tesoro di tutto ciò per sopperire la differenza con le prime".

Sulla contestazione dei tifosi a fine gara, Sassarini la pensa così: "Hanno ragione. Ora abbiamo una gara importantissima con l’Imolese: possiamo staccarci dalla zona playout e ricostruire". E su Valdifiori, Pucciarelli e Di Paola: "Il loro minutaggio deve crescere. Non potevo far fare loro novanta minuti: sarebbe stato un errore in vista di sabato".

Ben più raggiante è l’allenatore del Gubbio Piero Braglia: "Il nostro campionato è importante. Non ci siamo mai nascosti. Sono strafelice per i ragazzi: non posso pretendere di più da una squadra che gioca con molti under, anche se abbiamo la fortuna di avere elementi come Spina e Arena. Chi ha messo in piedi questa squadra è stato molto bravo: non ci sono solo io, contano giocatori e ambiente. E vorrei che ci fossero situazioni più positive attorno alla squadra. Comunque – la conclusione del tecnico – non mi aspettavo di andare in porta così facilmente".

Riccardo Spendolini