Le seconde linee della Vis sepolte di gol

Finisce 6-0 il match di Coppa Italia a Pescara che conferma la pochezza dei ricambi in mano a Sassarini, Pesaro con la testa al campionato

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Pescara

6

Vis Pesaro

0

(4-3-2-1): Sommariva; Saccani, Brosco (1’ st Boben), Ingrosso, De Marino (28’ st Crecco); Gyabuaa, Palmiero (16’ st Kraja), Germinario (28’ st Aloi); Kolaj (16’ st Cuppone), Delle Monache; Tupta. All. Colombo.

VIS PESARO (4-3-3): Campani; Cavalli, Ghazoini, Zoia (1’ st Rossoni), Borsoi; Nina, Astrologo, Aucelli (1’ st Gucci); Ngom, Sosa (21’ st Sanogo), Garau (27’ st Venerandi). All. Sassarini.

Arbitro: Mirabella di Napoli.

Reti: 36’ pt e 2’ st (rig.) Kolaj, 11’ st Tupta, 13’ st e 24’ st Delle Monache, 39’ st Cuppone.

Note: stadio semideserto, terreno ottimo, ammoniti Ngom, Kolaj, Brosco; angoli 7-4; recupero 1’ + 0’.

Cosa può esserci di positivo nel 6-0 rimediato all’Adriatico? Aver abbandonato in tutta fretta questa tardiva Coppa Italia, rivelatasi solo d’impiccio per il momento (nel cuore del campionato) e la contingenza (organico risicato). La Vis 2 ne esce bastonata e probabilmente sollevata per quello che è il futuro che l’aspetta: finisce qui, e fortuna che la formula preveda il turno eliminatorio secco. Pensieri tutti rivolti al San Donato Tavarnelle ospite domenica al Benelli, certamente frustrato dalla visione di una partita da cui ha tratto nessuna indicazione. E neppure l’illusione che la Vis sia questa.

Sassarini conserva solo tre titolari della trasferta di Sassari (Zoia, Borsoi, Aucelli), Colombo fa altrettanto dopo il beffardo pari

interno col Monterosi, solo che può pescare da un mazzo ricco.

Uno dei confermati è Aristidi Kolaj, autore della doppietta d’apertura, il terzo gol è opera di Lubomir Tupta, ricalzo si fa per dire, dopodiché arrivano i due gol di Delle Monache, classe 2005, talento puro. Fino al sigillo finale di Cuppone.

La Vis è esistita solo per un tempo, applicata nei suoi principi, ma incapace di portare veri palloni davanti. Il pressing alto degli abruzzesi l’ha costretta a frequenti errori. E se il centrocampo in qualche modo ha retto nel mezzo (bene Aucelli), sulle fasce la differenza di passo è stata abissale. L’unico spunto vissino è stato di Sosa, che alla mezzora si è liberato centralmente ha fornito un buon pallone in area a Ngom, arruffone nella conclusione murata.

In precedenza Campani aveva negato il gol a Delle Monache (palo esterno in avvio) e a Kolaj (ribattuta di piede). E’ stato Saccani ad aprire l’improvvisata retroguardia vissina, sgusciando alla sua maniera fra tre biancorossi e liberando Tupta che ha fornito a Kolaj l’assist per il vantaggio. Il rigore di Kolaj in avvio di ripresa (intervento goffo di Garau) ha ulteriormente mortificato la squadra di Sassarini, già poco aggressiva di suo, onde non rischiare le gambe.

Tutti i gol di fatto sono arrivati su palloni persi in pressione nella trequarti vissina: il terzo è stato propiziato ancora da una discesa dell’ex Saccani, con Tupta a segno nella ribattuta dopo la respinta di Campani. Il quarto nasce da un buco procurato da un’incursione di Rossoni, Il quinto è una rasoiata da fuori, il sesto un’imbucata in area per Cuppone. Potevano arrivarne altri, vista la situazione, poteva arrivare anche il gol pesarese per riaprire la partita, se il subentrato Marcandella sul 2-0 non avesse centrato l’ennesimo legno stagionale. Archiviare in fretta. La coppa è solo per chi se la può permettere.