Ottant’anni di rivalità accanita Cangini firmò una storica vittoria

Il 27 settembre 1987 l’ex ds decisivo con 5.500 spettatori. L’ultimo successo di Pesaro. oltre dieci anni fa al Benelli

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Chiamiamola pure Vis-Ancona, come sempre. Nessun dubbio che la squadra col simbolo del Cavaliere armato appartenga alla tradizione e alla tifoseria dorica, visto anche il poco che resta del Matelica, con il suffisso prossimo alla cancellazione e patron Canil già fattosi di lato per far posto al magnate Tiong. E allora la sfida che va in scena sabato al Benelli è da ascrivere alla storia dei derby con i dorici. Iniziata 80 anni fa, passata per molte categorie dall’Eccellenza in su e giunta alla sfida numero 38. Fatto singolare: si sono giocati derby alla prima giornata (Vis-Ancona 0-0, Eccellenza 2010-11), mai all’ultima. Quello in arrivo concluderà la stagione regolare, ma non segnerà la fine dei giochi: di sicuro per l’Ancona, destinata ai playoff da 6ª o 7ª; forse per la Vis che sarà dentro con una vittoria, difficilmente con un pari. E che nel caso potrebbe anche incrociare di nuovo i rivali nel turno secco del 1° maggio. Servirà il "partitazo", anche per cambiare verso a una tradizione negativa per i pesaresi, consolidata con il pesante 3-1 dell’andata (doppio Faggioli e Moretti per i dorici, Rossi per i vissini nell’unico acuto stagionale del centrocampista). Il consuntivo: 18 vittorie a 6 per l’Ancona, 13 pareggi; 44 a 25 i gol segnati. Conforta che si giochi a Pesaro, perché ad Ancona, tra Dorico e Del Conero, Pesaro ha raccolto una sola vittoria, nel ’69-70, con il gol siglato dal fanese Aldo Piccoli nel finale ("Ho un vago ricordo di quel diagonale", ebbe a dire mesi fa) e per il resto molte sconfitte (12) e qualche pareggio (6).

Meglio la Vis casalinga, ma non abbastanza da avere i numeri a favore: già perché anche al Benelli l’Ancona è avanti di vittorie (6 a 5), mentre i pareggi sono stati 7. S’è detto Benelli, in realtà il derby con i dorici, pensate un po’, s’è giocato anche a Fano: successe il 2 novembre del ’69, in serie C, su ordinanza dell’allora sindaco De Sabbata, causa sciopero dei dipendenti comunali pesaresi. E in concomitanza con l’esonero di Becchetti in favore di Pascutti. Immaginate le polemiche, acuite dalla sconfitta (2-3) e dalla pesante situazione di classifica: "Il sindaco ci manda in serie D", si leggeva su un manifesto firmato dagli "sportivi pesaresi", aspramente rintuzzato dal comitato di zona del Pci. Per la cronaca: finì 2-3 per i dorici, la Vis chiuse in nove ed ebbe pesanti sanzioni (compresa la squalifica del campo) per una pietra scagliata contro l’arbitro. La vittoria più prestigiosa resta quella del 27 settembre ’87 in C1 (1-0 al Benelli davanti a 5.500 spettatori, autogol di Bruniera, rigore fallito da Righetti, Cangini decisivo in entrambi gli episodi), nel campionato migliore della Vis, grazie alla premiata ditta Nicoletti-Margelloni. La prima vittoria è del ’62-63, sempre in C (1-0 firmato Verardi), dopo aver perso tutti i 6 derby precedenti. L’ultima è il clamoroso 4-2 del novembre 2011, in D, a firma Zonghetti, Rossini e Bellucci (doppietta). Come all’andata, stessa invocazione: vogliamo provare a invertire la rotta?