Vuelle, "Con Jasmin ogni giorno s’impara"

Il preparatore Roberto Venerandi racconta: "Abbiamo strutturato i primi dieci giorni di lavoro che svolgeremo a Carpegna"

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Prima di congedarsi per rientrare in Croazia, Repesa ha messo le basi per il ritiro che quest’anno si svolgerà interamente a Carpegna, dal 19 al 28 agosto, a rinsaldare ancora di più i legami con la cittadina che ospita gli stabilimenti del main sponsor. E’ lì che il tecnico croato intende porre le basi tecnico-tattiche del suo sistema e lavorare sulla forma fisica della truppa. Al suo fianco ritroverà il preparatore Roberto Venerandi (foto).

"Abbiamo strutturato i primi dieci giorni di lavoro che svolgeremo a Carpegna, le prime sedute sono già definite con un lavoro mixato fra atletica e basket, – spiega Venerandi -. Repesa si basa su concetti semplici e ben chiari, con due obiettivi: potenza aerobica e forza, le fondamenta su cui costruire la condizione ottimale in vista del campionato. Mi ero trovato molto bene con Jasmin due estati fa: mi aveva dato subito fiducia, così da poter condividere le mie ipotesi di lavoro. Ogni giorno in palestra con lui s’impara qualcosa, è un maestro oltre che un allenatore".

Il pacchetto italiano è quasi definito: ritroverà Delfino e Tambone e accoglierà Mazzola e Visconti: quali pensieri?

"Le nostre due conferme sono persone super umanamente, ma soprattutto veri professionisti che affrontano con scrupolo il loro lavoro. Degli altri due sono molto curioso, ho avuto referenze ottime dai loro preparatori: Valerio è un veterano, Riccardo un ragazzo ancora da scoprire. La prossima settimana farò un colloquio con entrambi per sapere come stanno mantenendo il loro regime muscolare, ormai nessuno si ferma più d’estate se non per una decina di giorni: una certa routine, anche se d’intensità minore, è lo standard".

Il capitano potrebbe avere un’estate intensa se la Nazionale argentina lo manterrà in formazione sino a settembre: come lo gestirete?

"Se Delfino dovesse giocare anche la Coppa America sicuramente avrà un periodo di riposo appena terminato con la Nazionale che stabiliremo insieme al coach, deve staccare anche a livello psichico e resettare in vista della nuova stagione. Ma uno come lui non avrà problemi a inserirsi nel gruppo, anche perché conosce a menadito tutto l’ambiente".

Molto probabilmente tutti gli stranieri saranno diversi da quelli di un anno fa: più difficile?

"La bellezza di questo sport è anche quella di conoscere ogni stagione personaggi nuovi con le loro caratteristiche e caratteri. Certo, è più facile ritrovare una linea di continuità con chi conosci, ma a volte si possono anche dare per scontate troppe cose. Se avremo, come penso, otto decimi nuovi nel roster, la curiosità sarà maggiore".

Una curiosità che naturalmente coinvolge anche la tifoseria…

"Due anni fa, quando c’era Jasmin in panchina, i palazzi erano chiusi per la pandemia e non vedo l’ora di vedere l’impatto che avrà sul pubblico. L’anno scorso, soprattutto nel finale di campionato con Banchi, abbiamo rivissuto l’atmosfera degli anni d’oro, col palazzo pieno ed un grado di interesse, coinvolgimento e passione che ha galvanizzato squadra e staff. Io credo che ci siano tutte le condizioni per rivivere quel clima".

Elisabetta Ferri