Elezioni Marche 2020, domenica di passione per Andrea Orlando

L’inviato di Zingaretti incontra la direzione regionale Pd domenica pomeriggio. La pressione su Ceriscioli destinata ad aumentare

Andrea Orlando, a destra, con Nicola Zingaretti

Andrea Orlando, a destra, con Nicola Zingaretti

Ancona, 6 febbraio 2020 - La direzione regionale del Pd sarà convocata domenica prossima alle 14. L’arrivo dell’inviato del segretario Zingaretti, alias Andrea Orlando, è stato fissato proprio per la prossima domenica. Dopo la direzione nazionale del partito convocata per domani. Dove si parlerà, ovviamente, anche delle scelte da fare per le prossime elezioni regionali. Infatti mancano meno di 5 mesi al voto. E il Pd non ha ancora deciso, fino in fondo, se mantenere il presidente uscente o prendere una nuova strada, come una parte consistente degli alleati e una parte minoritaria dei Democrat chiedono. L’indebolimento continuo del presidente uscente non sembra ormai frenato dalla segreteria e dalla direzione regionale. Ceriscioli ha scelto di resitere e anche per questo i segnali giornalistici non mancano contro di lui. L’idea di chi vuole un’altra candidata è che prima o poi l’ex-sindaco di Pesaro cederà.

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Rinunciando anche all’idea di insistere nella richiesta di primarie che gli alleati non vogliono più in quanto farebbero fatica a sconfiggerlo. Il governatore intanto incassa il sostegno, all’unanimità dalla direzione provinciale di Macerata. "La direzione regionale del Pd ha intanto valutato e riconosciuto il buon governo ed i risultati positivi della giunta guidata dal presidente Ceriscioli. Ad oggi, il segretario regionale e la direzione regionale, hanno assunto che vi è una sola proposta di candidatura ed è quella del presidente della Regione Luca Ceriscioli". E ancora: "Il Partito Democratico ritiene che quando la politica fallisce sia necessario restituire subito la parola alla propria base. Le primarie sono lo strumento più democratico e trasparente di sintesi. Invitiamo pertanto la direzione regionale a convocare, entro e non otre l’8 marzo, le primarie di colazione aperte ai cittadini ed a tutte le forze politiche ed il partito democratico a partecipare con una sola candidatura selezionata democraticamente a norma di statuto".

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Il Pd dovrà però convincere gli alleati a partecipare. Italia Viva ha già detto e ripetuto che non parteciperà a primarie con Luca Ceriscioli. L’unica soluzione che una parte dei compagni di viaggio di una possibile alleanza di centro sinistra è una primaria cui potrebbe partecipare l’ex-rettore di Ancona Sauro Longhi, che è già per strada e che piace sia alla sinistra ex-comunista che al Movimento 5 Stelle. Nel Pd è visto come soluzione possibile alle primarie ed anche a un’alleanza più vasta. Ma è tutto da capire se Longhi vorrà affrontare un rivale come Ceriscioli.