Giunta Marche 2020, ecco il nuovo esecutivo

Acquaroli ha deciso, vertice finale a Roma. Saltamartini alla Sanità, Castelli avrà l’assessorato al bilancio e seguirà la ricostruzione post terremoto

Francesco Acquaroli, presidente delle Marche

Francesco Acquaroli, presidente delle Marche

Ancona, 13 ottobre 2020 - I vari tasselli sono andati al loro posto, c’è da limare qualcosa sulle deleghe, ed entro oggi la prima giunta regionale delle Marche guidata da Francesco Acquaroli dovrebbe avere la sua ufficialità. Lo schema seguito è quello di tre assessori alla Lega, due a Fratelli d’Italia e uno a Forza Italia senza dimenticare l’Udc e i civici ai quali andrà la presidenza dell’Assemblea legislativa.

AGGIORNAMENTO Giunta regionale delle Marche, Acquaroli ufficializza i suoi assessori: ecco chi sono 

Un esecutivo che si presenta solido, con tutti ex consiglieri regionali, amministratori comunali, parlamentari e tecnici. Il partito di Salvini ha puntato subito su Mirco Carloni, pesarese, consigliere regionale uscente che adesso avrà il ruolo di vice presidente con deleghe alle Attività produttive e Internazionalizzazione, Filippo Saltamartini, maceratese, ex parlamentare e sindaco di Cingoli che avrà il compito non semplice di guidare l’assessorato alla Sanità e, infine, l’unica donna dell’esecutivo, un’esterna, ovvero Daniela Tisi, fermana, che si è presentata con la Lega e ha una grande esperienza nel campo culturale e che quindi seguirà questo settore oltre al Turismo.

LEGGI ANCHE Giunta regionale Marche, Acquaroli studia la squadra Fdi, invece , ha da subito avuto come primo nome nella lista l’ex consigliere regionale e sindaco di Ascoli, Guido Castelli che sarà assessore al Bilancio e soprattutto avrà il compito di seguire da vicino tutti i problemi legati al sisma e alla ricostruzione. Una sorta di ruolo di coordinamento visto che il governatore Acquaroli ha più volte sottolineato che per dare slancio alla ripresa nei territori colpiti dal terremoto c’è bisogno dell’impegno di tutti. L’altra casella di Fratelli d’Italia andrebbe al pesarese Francesco Baldelli, ex sindaco di Pergola, che è stato indicato per la delega all’Agricoltura. Resta il capitolo di Forza Italia che, in questo schema, si ritrova libera la "sola" casella di Ancona essendo state già coperte quella di tutte le altre province. In questo caso ad entrare nella giunta sarebbe l’esterno Daniele Silvetti, ex consigliere regionale, che guiderebbe le Infrastrutture e i Trasporti con annessi porto e aeroporto. Deleghe pesanti per gli azzurri con un rappresentante proprio nel capoluogo di regione. Infine la poltrona di presidente del Consiglio regionale che andrebbe a Dino Latini, ex consigliere regionale e sindaco di Osimo, che completerebbe lo schema di tutte le forze politiche che hanno appoggiato Acquaroli nella sua elezione.

Ma qualche fibrillazione ancora persiste e oggi a Roma è stato convocato un summit tra lo stesso governatore Acquaroli e i segretari regionali dei vari partiti del centrodestra. Servirà per chiudere il discorso anche con qualche limatura alle varie deleghe. Tutto questo se Forza Italia scioglierà i suoi ultimi dubbi. Perplessità che poggiano sulla possibilità di far entrare in giunta da esterno il pesarese Stefano Aguzzi che però è bloccato dalla presenza di altri due esponenti nell’esecutivo dello stesso territorio (Carloni e Baldelli). Un’evenienza che farebbe saltare in parte lo schema bloccando l’ingresso di Silvetti e costringendo Fdi a trovare un altro suo esponente da posizionare su Ancona dove le quotazioni di Carlo Ciccioli sembrano in netto calo. Comunque se oggi lo schema, che di fatto accontenta tutti, otterrà le firme, scatterà un cambio di presenze anche in Consiglio. Al posto di Carloni entrerà Giorgio Cancellieri di Fermignano, Nicola Baiocchi al posto di Baldelli, Andrea Assenti siederà sullo scranno lasciato libero da Castelli e Anna Menghi in quello liberato da Saltamartini.

Fin qui l’esecutivo e il Consiglio, ma Acquaroli ha anche iniziato a sistemare le caselle del suo staff. Nominato come capo di gabinetto l’ex consigliere regionale maceratese Fabio Pistarelli, politico di lunga esperienza e fidatissimo del governatore. Altra pedina fondamentale quella del segretario generale dove si è seduto Mario Becchetti, un tecnico di massima garanzia che conosce alla perfezione la macchina regionale avendo ricoperto il ruolo di capo di gabinetto nelle due giunte Spacca dal 2005 al 2015.