Eurolam, progetti chiavi in mano: "In squadra per le rinnovabili"

Da azienda di carpenteria a partner di fiducia per impianti fotovoltaici: storia di un successo

L’amministratore unico di Eurolam, Alessandro Cioni. L’azienda, fondata nel 1998, è fortemente orientata oggi agli impianti fotovoltaici, pari al 90% del fatturato

L’amministratore unico di Eurolam, Alessandro Cioni. L’azienda, fondata nel 1998, è fortemente orientata oggi agli impianti fotovoltaici, pari al 90% del fatturato

di Maria Silvia Cabri

MODENA

Fondata nel 1998 a Serramazzoni (Modena) come azienda artigianale di carpenteria, Eurolam oggi è tra le realtà più interessanti nel panorama delle piccole-medie industrie modenesi. La passione e l’impegno nella ricerca di nuove soluzioni tecnologiche da parte dell’amministratore unico Alessandro Cioni ha condotto verso il miglioramento degli standard qualitativi della produzione e alla crescita costante dei risultati. Dalla costruzione di arredamenti metallici contenitivi per svariati settori fino al fotovoltaico.

‘Siamo qui per ascoltare i tuoi bisogni’ è il vostro slogan: cliente al centro?

"Seguiamo il cliente dalla progettazione fino all’installazione e alla messa in servizio. Offriamo un prodotto su misura e un servizio completo, chiavi in mano. In azienda abbiamo tutte le competenze professionali necessarie a rispondere a ogni specifica esigenza, inclusa l’assistenza post-vendita".

Come nasce Eurolam?

"Dobbiamo tornare al 1998, quando Eurolam era un’azienda artigianale di carpenteria leggera e medio pesante a Serramazzoni. Fin dai primi tempi, quando ci dedicavamo alla lavorazione della lamiera, ci siamo distinti per la capacità di innovare utilizzando sempre attrezzature all’avanguardia e nuove soluzioni tecnologiche".

L’anno scorso avete festeggiato i primi 25 anni. Come si è evoluta negli anni l’attività?

"Nel 2023 abbiamo brindato ai nostri primi 25 anni, una bella soddisfazione anche in termini di fatturato e di aumento del volume di attività. In questi due decenni Eurolam ha progressivamente ampliato il core business: alla costruzione di arredamenti metallici contenitivi abbiamo aggiunto l’installazione e la manutenzione d’impianti elettrici fino ad approdare al fotovoltaico che, ad oggi, rappresenta circa il 90% del fatturato".

Quando è avvenuto il grande salto?

"Negli ultimi anni ci siamo orientati sempre più verso l’energia rinnovabile, settore in grande crescita. L’attenzione per il fotovoltaico ha portato un ulteriore sviluppo tecnologico e organizzativo, con l’ingresso di nuove figure professionali. Abbiamo raggiunto un’elevata competenza nella progettazione e realizzazione di cabine di trasformazione in configurazione skid/shelter per impianti fotovoltaici".

Nel 2023 avete avuto importanti commesse. Come procedono?

"Le maggiori forniture sono per Enel Green Power, in particolare le cabine per il plant Piani della Marina a Viterbo, il più grande campo fotovoltaico in Italia, gli impianti di Don Humberto in Cile e di Atlantico in Colombia. Inoltre, abbiamo realizzato cabine per altri clienti per un circa 500 MW".

Progetti futuri?

"La collaborazione con Enel Green Power continuerà nel 2024 con l’ampliamento della fornitura colombiana di Atlantico, mentre per l’Italia a breve prenderà il via la realizzazione di una serie di cabine da inviare all’impianto di Pian di Giorgio, sempre in provincia di Viterbo. Abbiamo, inoltre, già acquisito un totale di commesse per diversi clienti corrispondente a circa 1 GW".