Alfonsine, un altro camion uscito di strada lungo l'Adriatica

Nello stesso tratto di strada la stessa sorte per 40 mezzi pesanti, negli ultimi 12 anni

Il camion uscito di strada lungo l’Adriatica (foto Scardovi)

Il camion uscito di strada lungo l’Adriatica (foto Scardovi)

Ravenna, 9 maggio 2016 - Ad una settimana esatta dalla paurosa uscita di strada (avvenuta a Taglio Corelli), di un autoarticolato, il ‘famigerato’ tratto di statale ‘Adriatica’ che separa la piccola località alfonsinese dal ponte della Bastia (situato al confine tra la nostra provincia e quella di Ferrara) ha visto un altro camion piombare in una scarpata.

E’ successo oggi intorno alle 13 poco ad in paio di centinaia di metri dopo Villa Pianta in direzione Ravenna, quando un autotrasportatore di una ditta mantovana che stava recandosi al porto di Ravenna per effettuare un carico, nell’incrociare un altro mezzo pesante è finito sul ciglio della strada, con la banchina che è franata trascinando il suo bilico nel fossato proprio all’altezza della ditta voltanese ‘Btv Truck’.

Il camionista ne è uscito per fortuna illeso, anche se lo spavento è stato tanto. Salgono così a 40 i camion usciti di carreggiata negli ultimi 12 anni (FOTOlungo quel tratto di circa undici chilometri di una delle vie di comunicazione più importanti della Bassa Romagna.

Un’arteria che, nonostante le precarie condizioni in cui si è ridotta nel corso degli anni, deve ‘sopportare’ il transito giornaliero di un paio di migliaia di mezzi, tra auto, camion e moto. Numero che aumenta sensibilmente durante i mesi estivi a causa del flusso di turisti o ‘pendolari’ che si recano nelle spiagge della nostra riviera.

Proprio alcuni giorni fa il nostro quotidiano aveva per l’ennesima volta posto all’attenzione dei lettori l’annosa problematica di quel tratto di via Reale (nome che assume la statale lungo quegli 11 km). Una strada piena di insidie a causa di crepe, avvallamenti, crepe, scarsa illuminazione durante le ore notturne e, in diversi tratti, la totale assenza della banchina stradale. Senza dimenticare la ristrettezza delle corsie, al punto che, quando due ‘tir’ si incrociano, resta uno spazio di 50, massimo 60 centimetri.

Sempre considerando gli ultimi 12 anni, oltre ai già citati 40 camion usciti di strada ci sono purtroppo da mettere in conto 16 persone decedute e quasi 200 feriti, compresi i conducenti delle diverse decine di auto piombate in fossati, campi, terrapieni e recinzioni di abitazioni.

 Appare tuttavia doveroso non puntare unicamente il dito contro la cattiva manutenzione e quindi contro l’Anas, visto che si è appurato che buona parte dei sinistri verificatosi lungo il tratto ‘sotto accusa’ era da ricondurre all’imprudenza di chi si trovava alla guida. In ogni caso l’auspicio da parte di tutti è che l’Anas riesca a reperire le pur ingenti risorse necessarie alla realizzazione del tratto di variante che collegherà Taglio Corelli al ponte sul fiume Reno.

lu.sca.