Ravenna, 21 giugno 2020 - Il Ravenna Festival dell'era Covid inizia con i controlli all'ingresso della Rocca Brancaleone (foto): prima la misurazione della temperatura, poi la scannerizzazione dei biglietti (solo digitali o stampati dagli spettatori prima dell'arrivo) e in seguito l'igienizzazione delle mani e il cambio di dispositivo per chi già non è provvisto di mascherina chirurgica. Poi via sul tappeto rosso fino alla platea allestita nello stesso luogo che trent'anni fa vide il debutto del Ravenna festival, sempre con il maestro Riccardo Muti.
E proprio il maestro ha introdotto la serata con i ringraziamenti, dopo un breve cenno al pubblico e l'avvio dell'inno di Mameli. Ringraziamenti alla presidente del Senato, Elisabetta Casellati, al ministro della Cultura, Dario Franceschini, al presidente della Regione Stefano Bonaccini, al sindaco Michele de Pascale e alla direttrice generale dell’Unesco Audrey Azoulay seduti in prima fila. Ed ecco che è iniziato il viaggio in musica con il maestro Muti sul podio dell'orchestra Cherubini, con ospite il soprano Rosa Feola, impegnato in un programma dedicato a Mozart, coronato dalla maestosa Sinfonia n. 41 Jupiter, con l’eccezione de la ‘Reverie’ di Skrjabin che ha aperto la serata. Il Ravenna festival c'è, lo dice anche il titolo di questa coraggiosa edizione.Leggi anche: Grande attesa per il concerto di apertura diretto da Riccardo Muti - Casellati all'inaugurazione. "Momento di rinascita"