REDAZIONE RAVENNA

Accoltellato davanti al locale. Chiesto il processo per due giovani

Sono entrambi di Cesena così come il 21enne ferito a Milano Marittima. Tutti dal giudice a metà marzo

Una pattuglia dei carabinieri in una foto di repertorio

Una pattuglia dei carabinieri in una foto di repertorio

Per le coltellate inferte la notte del 19 luglio scorso fuori da un locale di Milano Marittima a un 21enne di origine magrebina residente a Cesena, la procura di Ravenna ha chiesto il rinvio a giudizio di due giovani, anche loro cesenati, per tentato omicidio in concorso. Oltre al 19enne raggiunto nell’immediatezza dei fatti da misura cautelare, c’è anche un 20enne suo amico e rimasto indagato a piede libero (avvocato Mattea Mandara). L’udienza preliminare è stata fissata a metà marzo davanti al gup Federica Lipovscek. In quella sede il 21enne, tutelato dall’avvocato Giuliano Renzi, potrebbe costituirsi parte civile.

Secondo le testimonianze raccolte dei carabinieri della locale Compagnia coordinati dal pm Angela Scorza, il 21enne era dapprima stato invitato dal 19enne e dal 20enne a uscire dal locale dove si trovava per festeggiare un compleanno. "Praticamente una volta uscito – aveva precisato il ferito in quel momento ancora in ospedale –, mentre stavo parlando con" il 19enne, "all’improvviso e senza alcun motivo, mi ha colpito con un colpo alla testa. Ho sentito subito un gran male, pensavo fosse un pugno, ma toccandomi la testa, ho visto che mi usciva molto sangue".

E allora "mi sono impaurito e ho iniziato a correre ma poco dopo" il 20enne "mi raggiungeva e mi colpiva con due pugni in testa tanto da sentirmi svenire. A questo punto mi accasciavo a terra anche nel tentativo di sottrarmi ai suoi colpi" ma "sopraggiungeva" il 19enne "che mi colpiva nuovamente alla spalla destra e poi continuava con altri colpi, all’impazzata".

E lì aveva realizzato che "mi stava colpendo con un coltello con una lama lunga più a o meno come un palmo di mano". Sempre secondo le sue parole, mentre il 19enne "mi infliggeva i colpi col coltello, io mi sentivo trattenere alle spalle, credo" dal 20enne. Sul punto a suo tempo il gip Andrea Galanti, che aveva emesso la custodia cautelare in carcere, in attesa di approfondimenti aveva in prima battuta escluso un ruolo materiale nei fatti del 20enne. Un altro giovane cesenate della comitiva del 21enne, aveva ricordato come in effetti fossero stati il 19enne e il 20enne a chiamare l’amico fuori dal locale: "Lì, reciprocamente", il 19enne "e il mio amico si sono rivolti frasi del tipo ‘che cazzo guardi..’. Mentre i due si fronteggiavano in questo modo", il 19enne, "con un colpo violento, ha fatto cadere il bicchiere che" il 21enne "recava in mano". Subito dopo con l’altra mano aveva sferrato un fendente all’orecchio" del 21enne.

Andrea Colombari