Arrestato per stalking Nei guai 42enne fermato dalla polizia Era l’incubo della ex

L’uomo era riuscito ad installare sull’auto della donna un localizzatore, così da seguirla ovunque essa andasse. Martedì però al suo posto ha trovato gli agenti della Squadra Mobile.

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Arrestato per stalking Nei guai 42enne fermato dalla polizia Era l’incubo della ex

Anche se il 22 marzo scorso il questore lo aveva ammonito, lui ha continuato a perseguitare la ex arrivando a installare un localizzatore sulla vettura di lei per trovarla in ogni posto. L’ultimo, martedì scorso: un parcheggio defilato alle porte della città dove lei era andata su indicazione degli investigatori. E dove lui - un operaio 42enne residente a Ravenna - è stato arrestato dalla polizia per stalking pluriaggravato: dalla relazione affettiva (andata avanti per più di un anno e mezzo fino al dicembre scorso); dall’uso di strumenti telematici; e dal non avere cambiato rotta nonostante l’ammonimento ricevuto. Per l’uomo, difeso dall’avvocato Sara Scarpellini, ieri dal gip Corrado Schiaretti è arrivata la convalida dell’arresto con divieto di avvicinare la ex e di comunicare con lei. Secondo quanto la donna ha riferito agli investigatori dell’apposita sezione della squadra Mobile, il 42enne non voleva rassegnarsi alla fine della storia: e così aveva iniziato a telefonarle e a inviarle messaggi con altri numeri quando lei aveva bloccato il suo. Era ricorso pure alla posta tradizionale facendole trovare a metà febbraio una lettera infilata a mano nella buchetta per manifestarle i propri sentimenti e il desiderio di tornare con lei: una mossa che aveva contribuito ad alimentare il senso di ansia della donna la quale – prosegue l’accusa – era dovuta ricorrere all’uso di alcuni farmaci.

A un certo punto la donna aveva realizzato che stranamente l’ex si veniva a trovare sia nei posti che lei frequentava con assiduità che in quelli in cui si recava saltuariamente: oltre alla sua abitazione e al luogo di lavoro, un bar, un Bagno al mare e persino durante il tragitto. Martedì mattina aveva appuntamento in officina: e qui, oltre alle altre cose, aveva colto occasione per chiedere di dare un’occhiata per via di quei suoi sospetti. E in effetti il meccanico aveva trovato nascosto il localizzatore dietro al paraurti posteriore: un dispositivo elettronico che, opportunamente applicato, consente, tramite il telefonino, di rintracciare qualsiasi cosa. Si è allora rivolta alla questura. Poi, su suggerimento degli inquirenti, nel pomeriggio ha diretto la vettura verso il parcheggio di centro commerciale. Ed ecco materializzarsi il sospettato. Per escludere ogni casualità dell’incontro, la polizia ha allora indirizzato la donna su un secondo parcheggio, più defilato e a quell’ora praticamente deserto. Anche qui l’uomo è comparso, finendo così in arresto - come disposto dal pm di turno Antonio Vincenzo Bartolozzi - e ammettendo in buona sostanza tutti gli addebiti.

a.col.