Ravenna, avvolge l'auto nel cellophane per protesta: era parcheggiata davanti al negozio

Liviano Soprani in via Cerchio, che ai vicini lascia un cartello: "Ho voluto restituire il disagio che subisco ogni giorno" . Le telecamere riprendono i proprietari che ’scartano il regalo’ col sorriso

Ravenna, 11 dicembre 2022 - ​Liviano Soprani avrà pure perso la pazienza, ma non certo il senso dell’ironia. Così, per ’punire’ uno dei residenti di via Cerchio che, per l’ennesima volta, aveva parcheggiato l’auto davanti alla vetrina del suo negozio-laboratorio di ’Taglieria Pietre Preziose’, occupando il suolo pubblico per il quale paga suon di quattrini al Comune, ha lavorato di fantasia.

La Toyota Yaris lasciata davanti al negozio di via Cerchio e incellofanata
La Toyota Yaris lasciata davanti al negozio di via Cerchio e incellofanata

Nessuna chiamata ai vigili, nessuna richiesta di carro attrezzi o altre angherie di sorta. Pellicola trasparente da imballaggio, foglio e stampante ha ritenuto fossero sufficienti: col primo ha confezionato il ’pacco regalo’, incellofanando quella invadente Toyota Yaris, con i secondi ha lasciato a futura memoria un ammonimento a non rifarlo, garbato e spiritoso nei toni, ma al tempo stesso perentorio: "L’educazione e il rispetto – vi si legge – vengono solitamente insegnati da piccoli.  Parcheggiare l’auto per diversi giorni di fronte alle vetrine di un negozio, e non è la prima volta che accade, crea di fatto un disagio ed una limitazione allo svolgimento del proprio lavoro. Ora le rendo il favore, creando un piccolo disagio anche a lei, nella speranza che gesti simbolici come questi possano aiutarla a riflettere e migliorare. Buon Natale".

L’operazione imballaggio risale a mercoledì, con l’auto inchiodata lì dal sabato prima, e durante il ponte dell’Immacolata quella vettura ridotta a una specie di grosso baco da seta è stata l’attrazione delle scolaresche che, di ritorno dal Mar, scattavano selfie.

"A cinque metri dal mio negozio c’è l’incrocio con via Pascoli – spiega il negoziante, ricostruendo la genesi dell’accaduto –. Per avere la licenza di vendita dei preziosi, davanti alla vetrina ho dovuto chiedere l’occupazione di suolo pubblico permanente: per due fioriere pago lo stesso che paga un barista per tenere tavolini, da cui però ricava reddito. Non posso avere un passo carraio in quanto non vi è uscita di mezzi e per motivi di sicurezza la legge, di fronte ai negozi di gioielli, impedisce la sosta".

Nonostante ciò, i residenti della zona finiscono spesso con l’invadere quegli spazi off limits : "Lasciano spesso l’auto qui davanti – spiega –, complice anche la carenza di parcheggi e i tanti cantieri della zona. La notte chiudo un occhio, perché non mi arrecano un danno. Ma c’è chi lascia l’auto qui davanti anche una settimana. Questa Yaris, ad esempio, era qui da sabato, mi aveva lasciato appena lo spazio per entrare dalla porta, ma creando limitazioni alla mia attività, con clienti che non sapevano dove lasciare la bici, o una carrozzina che non poteva passare. Per questo ho preferito fare uno scherzo, che rimanesse bene impresso, per far comprendere e restituire il disagio che mi hanno arrecato. Dalle telecamere ho visto che i proprietari, tornando con le forbici, mentre tagliavano la pellicola sorridevano". Dunque, il (pacco) regalo è servito da lezione. E ora, sì, Buon Natale.