Capanni balneari: "Vincolo di salvaguardia"

A chiederlo è l’Ordine degli architetti con una lettera indirizzata al Comune "Il bando per la gestione tuteli tutti i 74 manufatti ancora esistenti".

Capanni balneari: "Vincolo di salvaguardia"

Capanni balneari: "Vincolo di salvaguardia"

L’Ordine degli architetti ha chiesto al Comune il vincolo di salvaguardia dei capanni balneari. In una lettera al Settore Turismo e all’Ufficio Demanio, gli architetti hanno infatti chiesto che il bando per la gestione tuteli tutti i 74 manufatti ancora esistenti.

"Il 9 maggio 2024 l’Ordine degli Architetti di Ravenna – fanno sapere in una nota – scrive all’amministrazione comunale, settore Turismo e Ufficio Demanio, chiedendo di garantire che nel bando pubblico - in corso di definizione da parte del servizio Sportello Unico Attività produttive Ufficio Demanio per la gestione dei capanni balneari sul litorale ravennate - sia inserito il vincolo di salvaguardia, non alterazione e mantenimento della posizione attuale di tutti i 74 attuali capanni".

Continua la nota: "Venuto a conoscenza dell’ordinanza di demolizione indirizzata all’Associazione Capannisti Balneari, l’Ordine degli Architetti PPC di Ravenna esprime la sua massima preoccupazione per la tutela di questi manufatti di alto valore storico-testimoniale, identitario e paesaggistico. Nella stessa lettera – spiegano –, l’Ordine degli Architetti sollecita l’amministrazione a tutelare non solo pochi capanni, quasi si intendesse così ’museizzarli’, ma tutti i capanni quali corpus testimoniale nel loro aspetto diffuso sul litorale, che possano ancora essere fruiti da chi frequenta le spiagge e valorizzati nella loro presenza paesaggistica".

Gli architetti evidenziano che "come si evince dalla relazione ’I capanni balneari del litorale ravennate. Un patrimonio paesaggistico da tutelare’ a firma dell’architetto Donatella Eusebi e dell’ingegner Riccardo Baruzzi, ciò che è di rilevanza è che, se in altre località si può affermare che i capanni di questo tipo siano oggi scomparsi, sulle spiagge di Ravenna fino a pochi mesi fa si conservavano e venivano ancora utilizzati 84 capanni, oggi purtroppo solo 74 in seguito all’ordinanza dell’amministrazione comunale. Indubbio è dunque il loro valore di testimonianza di un diverso modo di godere dei benefici delle spiagge e del mare, meno invasivo, che fino a oggi solo nel ravennate può dirsi tramandato". Continuano: "La conservazione dei capanni porta inoltre un beneficio di carattere ambientale come spiega la relazione a firma di Francesca Santarella, che con esempi descrive come la presenza dei capanni abbia “di fatto costituito il via per la formazione di una porzione di cordone dunale non trascurabile (viste anche le dimensioni e gli habitat sviluppati)’".

Concludono: "Chi si aggiudicherà la gestione dei capanni, che sarà chiamato a mantenerne viva la tradizione, organizzando iniziative sociali e culturali come la divulgazione di buone pratiche per la conservazione delle pinete, delle dune e delle spiagge, dovrà necessariamente partire dalla tutela dei capanni stessi, che la conservazione delle spiagge ravennati in questa forma e con queste qualità paesaggistiche e ambientali hanno contribuito a costruire".