Da domani al teatro Rasi torna la ’Non scuola’

Diversi gli istituti scolastici coinvolti nell’esperienza di laboratorio teatrale. Quest’anno il progetto delle Albe si riaffaccia al ’Ginanni’ e alla ’Guido Novello’.

Da domani al teatro Rasi torna la ’Non scuola’

Da domani al teatro Rasi torna la ’Non scuola’

Ritorna la ‘non-scuola’ delle Albe con diversi debutti al Teatro Rasi di Ravenna a partire da domani e fino al 27 aprile. Da 35 anni a questa parte si conferma pratica necessaria di coltura teatrale, in grado di coinvolgere e rendere protagonisti gli adolescenti delle scuole. Un modo per avvicinare i più giovani al teatro, ma anche di sperimentare in luoghi e spazi diversi.

"Dopo il rallentamento dovuto al Covid – spiega Laura Redaelli, coordinatrice della ‘non-scuola’ –, l’esperienza è ripresa più forte che mai e si è consolidata negli istituti superiori e in certe scuole medie. Da segnalare, quest’anno, il ritorno all’istituto ‘Ginanni’, e alla ‘Guido Novello’. Molto forte poi, come di consueto, la partecipazione di diversi istituti scolastici per una pratica che ha girato il mondo e che quest’anno ha coinvolto varie città". Quest’anno il racconto per immagini della ‘non-scuola’ è affidato ad Alessandra Dragoni, le cui fotografie saranno proiettate durante le serate a teatro.

"Ho scelto di concentrarmi sul percorso – spiega Dragoni –, sul ‘farsi’ più che sul risultato finale. Per questo sono andata tutti i pomeriggi nelle scuole per fotografare i ragazzi, in silenzio, intenti a creare". Oltre ai debutti, tra le novità dell’edizione 2024 vi è la giornata del 19 marzo sempre al Rasi, quando è previsto un seminario e incontro tra letteratura, insegnamento e teatro. Partendo dalla raccolta di racconti ‘Meglio che qua’ di Nicola Ruganti, si terranno prima un laboratorio con domande aperte su cambiamento, arte ed educazione e poi una presentazione pubblica allargata a tutta la cittadinanza curata, oltre che da Redaelli, da Nicola Borghesi di Kepler-452 e dal ricercatore Lorenzo Donati. Domani, la prima scuola a debuttare sarà l’istituto comprensivo statale di San Pietro in Vincoli con ‘Pidocchi! Pidocchi! Pidocchi!’, ispirato a ‘L’avaro’ di Molière. A seguire, il 16 marzo l’istituto San Biagio e la secondaria di primo grado ‘Don Minzoni’ con ‘Barbablu’, il 26 il liceo scientifico ‘Oriani’ con ‘Serata da tre soldi’, il 27 il liceo classico ‘Alighieri’ e l’istituto magistrale ‘Di Savoia’ con ‘Queer troubles’, il 28 l’Itis ‘Baldini’ e gli istituti ‘Morigia’ e ‘Perdisa’ con ‘Puck è un bastardo!’. In aprile, si comincia l’8 con il liceo artistico ‘Nervi Severini’ impegnato in ‘Le intellettuali’, e si prosegue il 9 con la Fondazione Flaminia per l’Università in Romagna in ‘La mia vita è una merda’, il 24 con l’assessorato al Decentramento – Castiglione di Ravenna in ‘La camicia dell’uomo contento’, il 27 con gli istituti ‘Callegari’ e ‘Olivetti’ in ‘Nulla più di un sogno’, il 30 con la scuola media ‘Guido Novello’ in ‘La regina nel bosco’. L’istituto ‘Ginanni’ sarà protagonista il 28 aprile con ‘Il mistero di Alceste’ ispirato allo scritto della Yourcenar. "La ‘non-scuola’ è un laboratorio che contribuisce a vincere la timidezza e la paura di parlare in pubblico", affermano Caterina Ceccoli e Asia Abbondanza, due studentesse di ragioneria.

Roberta Bezzi