Da gennaio più bus per il rientro a scuola

Prima dell’emergenza erano 180, dal 7 ne saranno messi in campo 236. Amr: "Servizio potenziato in vista delle lezioni in presenza"

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di Sara Servadei

Si torna a parlare della riapertura delle scuole, e così ci si ritrova davanti il solito rebus: il delicato incastro tra lezioni e trasporto pubblico. Un rompicapo che ha portato lo scorso 6 novembre, con i contagi in salita, alla sofferta decisione di tornare alla didattica a distanza per tutte le scuole superiori d’Italia. Ora, di nuovo tra mille interrogativi, si parla di riaprire a gennaio: per questo sono stati aggiunti nuovi mezzi alla flotta.

Partiamo da alcuni numeri forniti da Amr, Agenzia Mobilità Romagna. Prima dell’emergenza Covid-19 nella provincia di Ravenna erano 180 gli autobus del trasporto pubblico, a cui si sono aggiunti altri 28 mezzi a settembre con i primi potenziamenti. A ottobre sono arrivati altri quattro mezzi, mentre da gennaio ne entreranno in circolazione altri 24. In totale a gennaio si saranno aggiunti complessivamente 56 mezzi rispetto al periodo pre-Covid, con la flotta che sarà passata così da 180 a 236 mezzi. Circa un terzo in più rispetto al numero di partenza.

"Sono mesi che lavoriamo alla riapertura delle scuole nei tavoli presieduti dalle Prefetture – spiega Guido Guerrieri, amministratore unico di Amr –. Sono stati rivisti i potenziamenti al servizio di trasporto, anche lavorando di concerto con le scuole per cercare di soddisfare tutte le esigenze. A questo proposito si attende di partire il 7 gennaio con le lezioni in presenza al 75 per cento".

Nella nostra provincia gli orari delle lezioni rimarranno invariati: niente turni o ore al pomeriggio. Al contempo resterà invariata anche la percentuale di occupazione degli autobus, che con l’aumento dei contagi è passata dall’80 percento all’attuale 50 per cento. A questo proposito, il servizio di trasporto pubblico confida che le scuole sapranno organizzarsi per non accavallare i giorni in didattica a distanza, meccanismo che creerebbe giornate di pienone alternate da altre di mezzi vuoti: "Secondo i dati forniti dalle scuole e le valutazioni fatte dalle aziende dei trasporti – spiega Guerrieri – i numeri dei mezzi attuali sono sufficienti a caricare tutti senza sforare la massima percentuale di capienza dei bus, anche se non possiamo escludere aggiustamenti nelle prime settimane. In ogni caso la situazione sarà costantemente monitorata".

Amr fa presente anche il proprio sforzo, in questi mesi, per risolvere i problemi legati alle distanze tra gli utenti sui mezzi: "Rispetto all’anno scorso dimezzare la portata dei bus vuol dire ridurne moltissimo la capacità, non è banale – aggiunge Guerrieri –. Nessuna azienda sarebbe in grado di raddoppiare semplicemente la propria flotta. I mezzi non si trovano con facilità: il nostro è un mondo rigido, dove il personale va formato adeguatamente e i bus sono poco reperibili. Abbiamo fatto altre ricerche per reperire più mezzi, abbiamo fatto accordi con i privati. E soprattutto per le linee extraurbane e di collina la situazione è difficile, perché su certe strade non tutti i mezzi si muovono agilmente. Lo sforzo è notevole, dobbiamo ringraziare i fondi erogati dallo Stato e integrati dalla Regione che hanno consentito i potenziamenti. Spiace invece vedere – conclude l’amministratore unico di Agenzia Mobilità Romagna – che molte volte l’opinione pubblica non coglie il grande sforzo del mondo del trasporto pubblico nell’andare incontro alle esigenze del momento".