Zanzare 2019, a Ravenna è già emergenza. "Ho visto i turisti fuggire"

Nei lidi nord situazione più critica: "Tra le 20 e le 21 è un’invasione, danni per i ristoratori"

Ravenna, emergenza zanzare. "Ho visto i turisti fuggire"

Ravenna, emergenza zanzare. "Ho visto i turisti fuggire"

Ravenna, 6 giugno 2019 - Alla Pialassa Baiona sono spuntati i tulipani. I sentieri di terra battuta tra le valli sono passerelle puntinate di rosso nel blu del paesaggio del Parco del Delta. «Qui bisognerebbe portarci i turisti, questi sono i luoghi su cui noi dovremmo puntare e valorizzare – dice Massimo Fico, presidente del Comitato cittadino Lidi nord – ma come si fa se qua è pieno di zanzare?».

Il problema annoso delle serate al mare – e in particolare a Casal Borsetti, Marina Romea, Porto Corsini e Marina di Ravenna – quest’anno è tornato in anticipo: con le piogge abbondanti di maggio le zanzare sono più forti – e soprattutto più abbondanti – che mai. «Sabato sera è stato disastroso – racconta Fico –. Ho assistito personalmente alla fuga di alcuni clienti nel bel mezzo della cena domenica sera, con il cameriere che cercava invano di trattenerli. La colpa non è certo degli imprenditori, ma il danno ricade su di loro: anche il giudizio della serata da parte dei clienti alla fine risulterà negativo a causa delle zanzare. E tutto questo succede tra le 20 e le 21, in pieno orario di cena».

Lo sciame è arrivato a infestare i lidi sabato sera. I commercianti in piazza Torino a Marina Romea hanno cercato di difendersi come hanno potuto: «Questi sono i primi turisti della stagione – spiega Gigi Lolli, titolare del bar ‘Quartier generale’ –. L’impressione è che normalmente il grosso dei trattamenti venga fatto da luglio ad agosto, cioè quando arriva il clou dei visitatori: a quel punto gli uffici competenti vengono ricoperti di chiamate, e allora si prendono provvedimenti. Questo però non è giusto: i turisti che sono qui ora non sono certo di serie B». A pochi metri Giovanna Ranieri, alla gelateria Margherita, mostra il braccio sinistro, dove si intravedono i ponfi delle punture. «Sono arrivata qui pochi giorni fa per la stagione, ma vivo a Conselice – racconta –. Casa mia si trova in una palude bonificata, ma non ho mai preso più di tante punture di zanzara. Qui invece... Sabato sera sono stata fuori 20 minuti per pulire le sedie e ho preso 20 punture. E qui tra l’altro sono molto più grandi che a casa». Fico punta poi il dito anche verso le numerose aree abbandonate del paese: «In viale degli Agrifogli ad esempio c’è una vasta area che doveva essere edificata, ma che invece è abbandonata a se stessa da anni. Lì la vegetazione è altissima e ci cresce di tutto. Lo stesso accade negli altri cantieri abbandonati della zona. Sono situazioni che non aiutano».

Cambia la località, ma non la musica. A Marina di Ravenna sabato sera c’è stato chi è fuggito dal centro perché attaccato in massa dalle zanzare. «Nel fine settimana la situazione è stata disastrosa, con persone in fuga dai mercatini per via dello sciame, con danni economici a chi aveva organizzato serate qui a Marina – spiega Stefano Gardini, presidente del Comitato cittadino della località –. A Marinara c’era un evento con ‘Mangiare toscano’ in buona parte danneggiato perché la gente era in fuga. Anche l’anno scorso c’era stato un momento critico a inizio luglio, ma quest’anno il fenomeno è ancora più corposo».

La pensano così anche Michela e Diana al chiosco dei cocomeri all’angolo tra viale delle Nazioni e viale Ciro Menotti: «Qua le zanzare ci sono anche di giorno, ma la sera tra le 20 e le 21 è pieno – raccontano –. I clienti mangiano in piedi: hanno fretta di entrare da qualche parte al riparo». Da ‘Piadina Alice’ hanno preso provvedimenti con antizanzare e neon: «La situazione non sembra diversa dagli altri anni, ma certo le zanzare ci sono – dice Mimoza Rrutja da dietro al bancone –. Il titolare nei giorni scorsi ha fatto i trattamenti, e mettiamo a disposizione anche i repellenti da spruzzare sulla pelle».