Ravenna, espulso un 42enne a rischio jihad

Irregolare sul territorio italiano, era stato visto imprecare contro i passanti con urla, calci e insulti e mimare il gesto della pistola con la mano

ANTITERRORISMO L’uomo è stato espulso dopo un’indagine della Digos (archivio)

ANTITERRORISMO L’uomo è stato espulso dopo un’indagine della Digos (archivio)

Ravenna, 20 ottobre 2018 – Calci, insulti, urla ai passanti, gestacci alle telecamere di videosorveglianza. E perfino il gesto della pistola mimato con la mano. In diverse occasioni aveva manifestato atteggiamenti di forte rancore e disagio rispetto al contesto socio-culturale occidentale: ragione che ha fatto scattare l’espulsione per un 42enne marocchino irregolare perché con permesso di soggiorno scaduto e che da qualche anno viveva a Ravenna.

L’uomo è stato fermato dalla polizia il 5 ottobre scorso nel centro della città romagnola e accompagnato al cie di Torino da dove è stato rimpatriato lunedì scorso. L’espulsione - si legge in una nota della Questura di Ravenna - è il risultato di un’indagine della Digos che, nel corso della permanente attività di analisi e contrasto al fenomeno del radicalismo religioso, ha individuato una serie di circostanze ed elementi oggettivi che hanno contribuito a definire il profilo del 42enne come critico.

Dagli accertamenti effettuati, è emerso che il marocchino, con precedenti di polizia per detenzione abusiva di coltelli, aveva intrapreso un proprio percorso di auto radicalizzazione caratterizzato da elementi volti a contrapporsi alla vita sociale quotidiana.