Il parco Torricelli rinasce dopo l’alluvione

Ieri la riapertura al pubblico dell’area verde che circonda il monumento dopo i lavori di ripristino del prato e della fontana

Il parco Torricelli rinasce dopo l’alluvione

Il parco Torricelli rinasce dopo l’alluvione

Ha riaperto al pubblico ieri il Parco Torricelli in piazza San Francesco. L’area verde che circonda il monumento dedicato al faentino inventore del barometro era chiusa al pubblico da tempo, per consentire i lavori di ripristino del prato e della fontanella, ora arricchita da un’opera in legno dello scultore Giorgio Palli. La cerimonia di apertura è stata arricchita da una performance del Teatro due Mondi, che ha messo in scena la rappresentazione ‘Crianças – Figli della strada’, prologo del progetto ‘Ci vediamo al parco 2024’ in calendario anche quest’anno per portare la cultura nelle aree verdi e nei parchi pubblici della città. Il parco Torricelli fu letteralmente devastato dall’alluvione dello scorso 16 maggio: la piazza coincide con uno dei punti del centro storico in cui le acque del Lamone crearono la maggiore devastazione. Il fiume risalì infatti via Sant’Ippolito e si incuneò in via della Croce, trasformata in un torrente inarrestabile, per poi dare sfogo alle acque in piazza San Francesco. Prima di arrivare al parco la piena aveva già semidistrutto, in sequenza, tre tesori del patrimonio storico e monumentale quali il monastero delle Clarisse, il Museo Carlo Zauli e il convento dei francescani, senza dimenticare l’area che circonda la ex-chiesa di Sant’Ippolito e il vicino atelier ceramico la Vecchia Faenza. Un quartiere che ancora oggi porta su di sé i segni del dramma, dove la ricostruzione in molti casi ha lasciato spazio all’abbandono: se il Museo Carlo Zauli ha ripreso le sue attività, il convento di San Francesco è invece in procinto di essere salutato dai frati, diretti verso il Veneto, mentre ancora langue un futuro per il complesso di Sant’Ippolito. Qualche speranza in più per l’ex-monastero delle Clarisse, coinvolto in progetti di housing sociale.

Al termine dello spettacolo a firma del Teatro Due Mondi le celebrazioni si sono spostate in piazza, con quello che è stato chiamato ‘Corteo d’acqua’, animato dal gruppo teatrale in collaborazione con Laboratorio senza confini. Il quale, in piazza del Popolo, sempre insieme al Teatro Due Mondi, ha dato vita alla performance ‘Azione sopra e sotto l’acqua’: un momento dedicato alla cittadinanza e alla riflessione sull’alluvione, parte di quelli in agenda di qui fino al prossimo 16 maggio, quando il dramma di un anno fa verrà commemorato con una cerimonia collettiva che partirà da piazza Ferniani.

f.d.