DAMIANO VENTURA
Cronaca

Faenza candidata a città creativa dell’Unesco

Il Consiglio Direttivo ha deliberato il sostegno avendo verificato "una presenza radicata della produzione artigianale della ceramica e interessanti iniziative"

Sono tantissime e di livello internazionale le iniziative che Faenza dedica alla ceramica

Sono tantissime e di livello internazionale le iniziative che Faenza dedica alla ceramica

È ufficiale, il 2025 vedrà Faenza candidata a città creativa riconosciuta dall’Unesco. Una candidatura presentata dal Ministero degli Esteri e approvata dal consiglio direttivo dell’Unesco che nella riunione di ieri ha accolto le presentazioni di due città in rappresentanza dell’Italia: La Spezia per il settore del design e Faenza nel settore dell’artigianato e delle arti popolari, ambito nel quale la città vanta una tradizione secolare, in particolare per la ceramica artistica. Il consiglio direttivo dell’Unesco nel confermare la candidatura ha verificato "una presenza radicata della produzione artigianale della ceramica nel contesto cittadino e interessanti iniziative volte a favorire un’ampia partecipazione della cittadinanza alla vita cul+turale, oltre ad un valido sistema formativo professionale. La vivacità culturale di Faenza - si legge - evidenzia una solida vocazione internazionale ed un’apertura a progetti innovativi spesso interdisciplinari, che confermano l’impegno in favore della creatività e la condivisione degli obiettivi della rete delle Città Creative". Inoltre, scrive l’Unesco, Faenza "rappresenta una valida testimonianza di come la città sappia reagire alle tremende calamità naturali che nel corso degli ultimi due anni ne hanno determinato la devastazione, ponendosi come obiettivo di raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e di consolidare le iniziative già avviate per ridurre il consumo del suolo, rivitalizzare gli spazi urbani e mitigare le ondate di calore e le inondazioni". Il bando prevedeva soltanto due candidature per ciascuna nazione, in due diversi settori creativi tra quelli considerati dall’iniziativa, lanciata nel 2004 per favorire la cooperazione tra le città che riconoscono nella creatività un fattore strategico per lo sviluppo sostenibile a livello economico, sociale, culturale. "Un altro importante riconoscimento per l’Emilia-Romagna - hanno sottolineato il presidente della Regione Michele de Pascale, l’assessore alla cultura Gessica Allegni e la sottosegretaria Manuela Rontini -. Faenza con il suo Museo internazionale della ceramica rappresenta un’eccellenza di livello mondiale. È bello che proprio dalla cultura possa arrivare ora un’occasione di ripartenza per quel territorio e la sua comunità". La candidatura è un’opportunità importante di valorizzazione del territorio sul piano internazionale. La notizia è stata accolta con favore anche dalla parlamentare Rosaria Tassinari di Forza Italia. "Puntare sulle eccellenze del made in Italy, come nel caso della ceramica per Faenza, è una strategia intelligente che permette di posizionare il nostro Paese nei grandi mercati internazionali".

"Rappresentare l’Italia - ha evidenziato il sindaco di Faenza Massimo Isola -, è un risultato straordinario. Faenza è da sempre un punto di riferimento per la ceramica artistica e per la creatività legata al saper fare, e questo percorso rafforza ulteriormente il nostro ruolo sulla scena internazionale. Il traguardo è il frutto di un lavoro condiviso tra istituzioni a tutti i livelli, artigiani, botteghe ceramiche, associazioni e cittadini, che hanno a cuore Faenza e la Romagna tutta. A tutti coloro che hanno lavorato alla realizzazione del dossier, a chi ci ha supportato in questo percorso, e al Ministero va il nostro più sentito ringraziamento". Ora La Spezia e Faenza invieranno i propri dossier a Parigi insieme alle lettere di sostegno della Commissione Nazionale. La designazione delle città creative spetterà poi al direttore generale dell’Unesco al termine di un processo di valutazione che prevede la partecipazione di esperti indipendenti. Le Città Creative sono 350 in tutto il mondo.

Damiano Ventura