Fenati: "Ho sperato di andare a Sanremo"

Fenati: "Ho sperato di andare a Sanremo"

Fenati: "Ho sperato di andare a Sanremo"

Quello di essere sul palco del prossimo festival di Sanremo è un sogno che il cantautore ravennate Michele Fenati ha accarezzato fino all’ultimo. Non è il primo tentativo ma di certo quello in cui più ha creduto perché, grazie alla partnership con la Casadei Sonora, l’etichetta di Savignano che custodisce e rinnova la musica di Secondo Casadei, ha presentato il brano ‘Nelle mani del pittore’ suscitando un certo interesse nel Comitato sanremese.

Fenati, partiamo dalla canzone: l’ha pensata proprio per il festival?

"Sì, l’ho scritta pensando a Sanremo, in linea con la filosofia della nota manifestazione canora, ormai l’unica nel suo genere in Italia, in grado di catalizzare ancora oggi l’attenzione di milioni di persone. Racconta di un pittore che fa un ritratto a una persona sulla carrozzella. Ed è quest’ultima a parlare e a raccontare della sua vita, fino al gran finale in cui si alza in piedi per dimostrare come l’handicap non sia riuscito a bloccare la sua vita". Quando ha spedito la canzone ad Amadeus?

"Nel luglio scorso. Oltre al testo, ho presentato anche la coreografia perché avevo intenzione di portare sul palco un pittore, mentre io mi sarei finto disabile e alla fine mi sarei alzato nel finale esplosivo".

Poi, cosa è successo? Qualcuno l’ha contattata?

"Dopo circa dieci giorni, ho ricevuto una mail da parte di un membro del Comitato sanremese per invitarmi a spedire un Mp3 da mettere all’attenzione del direttore. Un chiaro segnale che avevo in qualche modo superato il primo step".

Le era già capitato in passato di provare a partecipare a Sanremo?

"Sì, con altre etichette, ma non ero mai stato contattato"

A quel primo passo in realtà ne è poi seguito un secondo…

"In ottobre, ho ricevuto la chiamata di un altro membro dello staff che mi ha chiesto ulteriori spiegazioni sul mio progetto. Concludendo la chiamata, mi aveva fatto capire che la mia canzone era sulla scrivania di Amadeus tra le 50 fra cui doveva scegliere. Poi, però, non ho ricevuto più comunicazioni". Com’è arrivare all’ultimo passo prima della scelta finale?

"Mi ero quasi illuso, anche se la realtà è che tutti i prescelti tranne forse uno solo, fanno parte delle tre grandi multinazionali della musica. Era prevedibile che da SavignanoRavenna non fosse scelto nessuno… Di tutta questa esperienza, mi resta comunque la soddisfazione di sapere che a qualcuno la mia canzone è piaciuta".

Lei comunque ha più volte partecipato a Sanremo come osservatore o collaboratore di radio. Cosa ricorda?

"Ho fatto l’inviato in un paio di occasioni durante le edizioni condotte da Pippo Baudo, facendo interventi anche al ‘Dopofestival’. Ho quindi vissuto il profumo del festival anche se il mio grande desiderio era quello di viverlo dal palco. Un aneddoto? La foto fatta con Alice, l’anno in cui vinse con una canzone di Zucchero, fuori dal teatro quando pioveva: gli ero risultato simpatico e aveva accettato malgrado il suo manager non volesse. Di Sanremo ricordo la grande disponibilità e umiltà dei veri ‘Big’, mentre una certa strafottenza di tanti che si sono poi rivelati meteore".

Cosa ne sarà della canzone ‘Nelle mani del pittore’?

"Uscirà prossimamente e la userò per le mie future esibizioni dal vivo".

Ci riproverà con Sanremo? "Non lo so. Questo era davvero un pezzo e un progetto molto in linea con il festival. Sarà difficile replicare. Ma, mai dire mai".

Roberta Bezzi