L’unione fa la forza: "Questa sarà la casa della vela e della nautica da diporto"

Quattro circoli velici hanno ottenuto la concessione demaniale davanti al faro, Matteo Plazzi illustra il progetto: "Cantiere aperto a inizio maggio, a giugno prime barche ormeggiate".

L’unione fa la forza: "Questa sarà la casa della vela e della nautica da diporto"

L’unione fa la forza: "Questa sarà la casa della vela e della nautica da diporto"

"Quello che andremo a realizzare da qui ai prossimi due mesi è qualcosa di importante per la città, per il porto turistico, per il diportismo e per la vela, con una indiscussa valenza sociale e inclusiva". Matteo Plazzi, presidente del Circolo velico ravennate, parla a nome dell’Atc (Associazione temporanea di concorrenti), di cui fanno parte anche il Ravenna Yacht club il cui presidente è Maurizio Guglielmo, Marinando con presidente Sante Ghirardi, e Marinando 2.0 con presidente Francesco Pontone. Le quattro entità, che animano il versante prospiciente il faro del porto di Marina di Ravenna, hanno unito le forze in una Atc. Poi hanno presentato la propria candidatura e si sono aggiudicate il bando emanato dall’Autorità di sistema portuale per la qualificazione dello specchio d’acqua di fronte al faro di Marina, con una destinazione legata appunto alla nautica da diporto.

"Lo specchio antistante il faro – ha proseguito Matteo Plazzi – è stato bloccato per tanto tempo da questioni burocratiche. Quando l’Autorità di sistema portuale, a novembre 2022, ha pubblicato il bando per assegnare la concessione demaniale, le quattro entità che insistono sullo specchio d’acqua, hanno deciso di unire le forze e le idee, per presentare una proposta unitaria. A febbraio 2023 l’Atc è stata dichiarata vincitrice del bando e la scorsa settimana ci è stata rilasciata la concessione". Ora il sogno sta per diventare realtà: "Alla cena sociale dello scorso novembre – ha continuato Plazzi – mi ero sbilanciato nel dire che, a giugno, sarebbe stato tutto pronto. È vero, oggi siamo un po’ in ritardo rispetto alle mie previsioni, ma resto convinto che, a giugno, avremo perlomeno le prime barche all’ormeggio. Il progetto sarà realizzato in brevissimo tempo. Il cantiere verrà aperto a inizio maggio".

La spesa complessiva ammonta a quasi 600mila euro, ripartiti fra le quattro entità che hanno dato vita all’Atc: "Siamo contenti di essere arrivati ad una soluzione condivisa. L’Autorità di sistema portuale, nella stesura del bando, ha introdotto parametri premianti la connotazione sportiva, inclusiva e sociale a questa area. Ciò ha permesso di avere una concessione di lunga durata, pari a 19 anni".

A regime, il Cvr condividerà, con le due entità di Marinando, un pontile nuovo da 96 metri, che andrà dallo ‘scivolo’ al Baretto. Il Ryc avrà a disposizione un pontile da circa 38 metri. La struttura ospiterà imbarcazioni dagli 8,5 ai 19 metri. Il Cvr avrà 8 ormeggi per i Tom 28 destinati alla scuola vela per adulti (nella cui attività ricadono anche sedute di team building per le aziende), e altri 8 per i propri soci.

Il Ryc avrà sette posti barca, mentre Marinando e Marinando 2.0 ne avranno sette in totale: "Questo nuovo pontile in prossimità della nostra sede a terra – ha aggiunto il presidente del Cvr – ci consentirà di rendere più organica l’attività sportiva e più efficiente la Scuola vela. Tutto il pontile sarà totalmente accessibile e privo di barriere architettoniche; verrà installato un sollevatore per consentire l’imbarco alle persone con disabilità, inoltre, nei posti barca in utilizzo dell’associazione Marinando, verranno ormeggiate barche che potranno ospitare a bordo persone portatrici di handicap".