Figliuolo tiene a battesimo il ponte Bailey

Ieri a Faenza l’inaugurazione dell’infrastruttura. C’è stato anche il via libera alla circolazione in senso est-ovest sul ponte delle Grazie

Figliuolo tiene a battesimo il ponte Bailey

Figliuolo tiene a battesimo il ponte Bailey

Sono stati mossi ieri i primi passi sul ponte Bailey sorto tra il centro storico e il Borgo. La struttura, costruita in 50 giorni dopo l’approdo a Faenza delle sue componenti lo scorso 29 febbraio, è stata inaugurata dal commissario alla ricostruzione post-alluvione Francesco Paolo Figliuolo, accompagnato dalla vicepresidente regionale Irene Priolo e dal sindaco Massimo Isola. "Questo è uno dei tanti segni di ripartenza che abbiamo intorno – ha spiegato il commissario subito prima del taglio del nastro –. Con questa struttura abbiamo ricreato un collegamento veicolare tra il centro e il Borgo, in attesa di ripristinare il ponte delle Grazie". Nel frattempo, come ha voluto evidenziare Figliuolo, la macchina dei ristori sta macinando le prime miglia: "Ho già firmato le prime erogazioni per i rimborsi ai privati alluvionati. Abbiamo rimborsato finora il 50% di quanto riconosciuto; con la nuova ordinanza arriveremo al 100%, ed elimineremo pure le limitazioni sull’edilizia libera. Quello che abbiamo alle spalle può sembrare agli alluvionati un tempo infinito, ma mi sento di affermare che avere il bonifico in mano dopo nove mesi non è poco". Gli occhi sono ora puntati sul ponte delle Grazie, dove ieri è ripresa la circolazione in senso est-ovest: "Per il nuovo ponte occorrerà un tempo ‘medio’. L’intervento è comunque perimetrato, i fondi sono inseriti nelle ordinanze". Da definire ancora molti dettagli, a partire dalla fisionomia del ponte, che come oggi si può notare sorge addirittura due metri e mezzo più vicino all’alveo rispetto all’omologo Bailey: troppi alla luce dei nuovi rilievi attesi dall’autorità di bacino. Ma sollevare l’altezza di una struttura simile non è semplice, per via delle pendenze che creerebbe in corso Europa e corso Saffi, dove non sono immaginabili rampe analoghe a quelle attive provvisoriamente a servizio del panel bridge: non è esclusa dunque l’ipotesi di abbattimento dei piloni che si alzano dall’alveo, per dare vita a un ponte a campata unica, sotto il quale possano scorrere volumi d’acqua maggiori di quelli attuali.

Nel mentre, i primi veicoli stavano attraversando il ponte Bailey: per primo quello della Polizia locale, seguito dall’autobotte dei Vigili del fuoco. Una vettura che a pieno carico tocca le quattordici tonnellate: il peso-limite di dieci tonnellate (che scendono a 3,5 per il ponte delle Grazie) non vale infatti per i mezzi di soccorso. Su entrambi i ponti è in vigore il limite di velocità di 30 chilometri orari. Insieme a Figliuolo ha percorso a piedi il ponte un folto gruppo di cittadini, capitanato dalla Protezione civile dell’Unione della Romagna faentina, e di cui facevano parte anche alcuni comitati di alluvionati, fra cui quello del Borgo. "Avere il nuovo ponte è meglio che non averlo, ma vorremmo anche risposte in tempi accettabili circa la stato del Marzeno – fa notare Wilmer Dalla Vecchia, del comitato Borgo – ad esempio sul fronte delle eventuali area ad allagamento controllato di via Cimatti, a protezione del nostro quartiere". Presenti anche i residenti di via Casale, promotori di una raccolta firme con la quale chiedono di risistemare gli argini – in realtà classificati come ‘rilevati di protezione’ – che separano le loro case dal Senio. Quello che si temeva potesse assumere i toni di una contestazione si è rivelato in realtà un confronto pacato fra i residenti e la struttura commissariale, che ha ribadito come gli interventi verranno eseguiti non appena lo studio dell’autorità di bacino chiarirà la natura dell’area in questione. I commissari non hanno chiuso le porte a nessuna ipotesi: "Quell’area potrebbe essere riconosciuta come allagabile, e potrebbero essere necessarie delle delocalizzazioni dei residenti, per le quali esiste già una normativa ad hoc". I comitati hanno accolto la risposta sobriamente: al termine dell’incontro alcuni di loro hanno addirittura chiesto a Figliuolo di posare per una foto tutti assieme.

Filippo Donati