Furti al negozio del Conad in via Ricci Curbastro

Gli studenti della scuola media ’Gherardi’ di Lugo raccontano un fatto di cronaca e incontrano i carabinieri

Furti al negozio del Conad in via Ricci Curbastro

Furti al negozio del Conad in via Ricci Curbastro

Al Conad in via Ricci Curbastro alcuni ragazzi hanno tentato di rubare dei prodotti dagli scaffali. Spesso infatti, immediatamente prima della scuola, si sono visti più volte i carabinieri che controllavano l’ingresso del supermercato. La guardia giurata in servizio da noi intervistata ci riferisce che, per evitare i furti, il direttore del Conad ha allertato i carabinieri: quando ci sono loro i ragazzi hanno paura di rubare, ma quando non sono presenti, non hanno timore dei commessi e delle guardie giurate, a cui rispondono con insulti e minacce: "Purtroppo la maleducazione porta a questo. Sono tanti i genitori che non educano i figli e questi sono i risultati" conclude la guardia giurata.

A tal proposito abbiamo incontrato i carabinieri di Lugo, il capitano Cosimo Friolo ed il luogotenente Marco D’Alatri che lavorano a Lugo e dintorni, con l’obiettivo di parlare del disagio minorile, di come risolverlo e della sicurezza. Il comandante ci conferma che la presenza di persone in uniforme fa da deterrente ai ragazzi che rubano nel Conad. Il capitano definisce questi episodi come "Il sintomo di qualcosa che può degenerare. Il valore economico potrebbe essere basso, ma quello sociale è alto. Chi compie questi reati è minorenne di prima e seconda superiore e forse non sa che rischia di essere denunciato e processato".

Abbiamo chiesto se ci sono stati dei miglioramenti e Marco ci ha risposto: "Abbiamo raddoppiato o triplicato i momenti in cui i carabinieri vanno al Conad, perché dobbiamo prevenire" e Cosimo ha aggiunto: "Le migliori sentinelle sono i cittadini. È impossibile posizionarsi davanti ad ogni supermercato. Importante è alzare l’attenzione, l’interessamento dei cittadini che devono segnalare, denunciare, con ogni mezzo, così sappiamo che la tal zona ha bisogno di essere monitorata. Prima però bisogna sempre verificare l’attendibilità della fonte".

Facendo riferimento a episodi di disagio e bullismo avvenuti anche nella nostra scuola, Cosimo commenta "Un fatto di bullismo è certamente grave: se uno di voi ha la forza di raccontare, si può fermare, prevenire. In certi momenti ci troviamo davanti ad un bivio: raccontare o stare in silenzio. Chi ritiene di essere sotto scacco, con l’aiuto della famiglia, scuola, carabinieri, può uscire da questa situazione. Si può cambiare e anche voi potete aiutare tante persone. Ci si può proiettare verso qualcosa di positivo, si può sempre cercare di trovare una soluzione ai problemi. Solo così si può vincere" e poi conclude: "Non lasciate sole le persone in difficoltà, le vittime di bullismo, dovete supportarle, per far capire che certi gesti non vanno fatti. Chi fa il bullo molto spesso è vittima, perché potrebbe avere alle spalle una situazione familiare, sociale magari difficile. Aiutatevi, se farete questo sarete certamente i migliori cittadini del domani e un bellissimo esempio per tutti".

Si sa che fra tutti tra tutti gli esseri della Terra, l’uomo è il più feroce: gli animali uccidono per mangiare, l’uomo no. Debellare completamente il male è impossibile, ma agendo come suggerisce il capitano contribuiremo a rendere il mondo (e Lugo) un posto migliore per tutti.

Prof.ssa Cecilia Savioli

Giovanni Melandri

Enrico Freguglia

Beatrice Longanesi

Miriam Lana

Poggiali Sabrina

Classe 2A