Il Gp Nuvolari 2018 passa da Faenza

Il 'salotto buono' della città in ghingheri per ricevere le oltre 300 bellezze vintage a quattro ruote che hanno attraversato la piazza

Il passaggio del GP Nuvolari 2018 da piazza della Libertà di Faenza

Il passaggio del GP Nuvolari 2018 da piazza della Libertà di Faenza

Faenza (RAvenna), 16 settembre 2018 - Anche Faenza è stata 'toccata' dal passaggio del Gran Premio Nuvolari. Questa mattina il salotto buono della città si è messo in ghingheri per ricevere le oltre trecento 'bellezze' vintage a quattro ruote che hanno attraversato la piazza della città. A fare da cornice tanto pubblico festante armato di telefonini per riprendere le auto d'epoca i cui equipaggi sono arrivati da mezzo mondo. Anche la scuderia di Formula 1, Toro Rosso ha voluto salutare a suo modo il passaggio di questo che ormai è diventato un evento nel panorama motoristico d'epoca. Infatti la scuderia manfreda ha allestito un box dove è stata esposta la monoposto di Pierre Gasly. In rappresentanza della Regione Emilia Romagna era presente la consigliera Manuela Rontini mentre per la città un terzetto composto dal sindaco Giovanni Malpezzi e dagli assessori Claudia Zivieri, allo sport e Domizio Piroddi alle attività produttive. Tanti gli appassionati che al passaggio delle auto sono rimasti a bocca aperta per la bellezza delle auto di una volta.

Il passaggio del GP Nuvolari 2018 da piazza della Libertà di Faenza
Il passaggio del GP Nuvolari 2018 da piazza della Libertà di Faenza

Quella di oggi è l'ultima tappa del Gp Nuvolari, 2018. Dopo Faenza la carovana si è diretta verso Lugo e poi via via verso il traguardo finale, fino alla città di Mantova. La corsa prende origine dalla scomparsa di Tazio Nuvolari, avvenuta l'11 agosto 1953, che destò grande sensazione in tutto il mondo, in particolare, commosse gli uomini della Mille Miglia, Renzo Castagneto, Aymo Maggi e Giovanni Canestrini, i tre che con Franco Mazzotti, scomparso durante la II Guerra Mondiale, avevano ideato e realizzato la "corsa più bella del mondo". Castagneto, il deus ex machina della Mille Miglia, ed i suoi amici erano autenticamente legati al pilota mantovano, non solo per l'affetto e la stima per l'uomo e l'ammirazione che provavano per il grande campione, ma anche per i sentimenti di riconoscenza che gli attribuivano, per essere stato tra coloro che, con le proprie gesta, avevano maggiormente contribuito all'inarrestabile crescita della loro creatura. Per onorarne la memoria, il percorso tradizionale della Mille Miglia venne modificato così da transitare per Mantova. Da allora, venne istituito il Gran Premio Nuvolari, da destinare al pilota più veloce e quindi da disputarsi sui lunghi rettilinei che percorrono la pianura Padana, partendo da Cremona e transitando per Mantova, fino al traguardo di Brescia.