Ho sognato che il mondo ha sconfitto il covid

La classe 1^B della ‘Pascoli’ di Riolo Terme e la cronaca del giorno in cui la pandemia verrà battuta: "Una vittoria globale"

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Ho sognato di svegliarmi, leggere la prima pagina del Resto del Carlino e scoprire che… Oggi, 12 aprile 2023, il mondo ha sconfitto il Covid. Dopo 7.200.000 decessi e 388 milioni di casi confermati nel mondo dall’inizio della pandemia, per il terzo mese consecutivo il numero di nuovi casi è fermo a zero. Su questi dati l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato finita la pandemia del pianeta. Anche l’Italia come le altre nazioni si riappropria della normalità e tornano quelle abitudini che per il lungo periodo erano state abbandonate.

Sono state tolte le mascherine dai luoghi sia aperti che chiusi; la didattica a distanza lascia definitivamente il posto alla didattica in presenza e la scuola torna ad essere luogo sicuro, di incontro e di confronto; gli sport e le associazioni giovanili offrono il loro contributo affinché i ragazzi si riapproprino della socialità e della libertà di potersi ritrovare; le persone ricominciano a salutarsi stringendosi le mani e abbracciandosi. Si sono registrate, nella sola giornata di oggi, tantissime prenotazioni di voli aerei e gli hotel si riempiono di nuovo. La popolazione vive una fase di euforia in tutti i sensi, compresa quella economica. Sono stati riprogrammati nel giro dei prossimi sei mesi circa 505 concerti dei migliori artisti nazionali e internazionali, tra questi i Maneskin, Lady Gaga, Vasco Rossi, Adele e Jovanotti. Le discoteche, gli stadi e i teatri registrano continuamente i sold-out. Un fervore di idee, di eventi, di iniziative, di feste che esplodono in ogni parte del nostro paese, dai più piccoli centri abitati alle grandi città che finalmente possono tornare ad abbracciare la vita e a riappropriarsi della socialità. La felicità e la tranquillità negli occhi delle persone prendono il posto della paura e della distanza: i bambini ripopolano i parchi, nelle case di riposo e negli ospedali sono aperte le visite e il contatto umano non è più bandito, i ragazzi si ritrovano per gli aperitivi, le cene, le feste in discoteca, ritorna insomma la vitalità giovanile. Le prime parole che riguardano il Coronavirus risalgono al 2019 quando il 31 dicembre 2019 la Commissione Sanitaria Municipale di Wuhan ha segnalato all’Organizzazione Mondiale della Sanità un cluster di casi di polmonite, nella città di Wuhan, nella provincia cinese di Hubei. Il 9 gennaio 2020, il CDC cinese (centro per il controllo e la prevenzione delle malattie) ha riferito che è stato identificato un nuovo Coronavirus (SARS-CoV-2) come agente causale della malattia respiratoria poi denominata Covid-19. La Cina ha reso pubblica la sequenza genomica che ha permesso la realizzazione di un test diagnostico.

Il 30 gennaio l’Oms ha dichiarato l’epidemia di Coronavirus in Cina, emergenza internazionale di salute pubblica. L’Oms ha elevato la minaccia per l’epidemia di coronavirus a livello mondiale a livello "molto alto" il 28 febbraio 2020. L’11 marzo 2020 il direttore generale dell’OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha definito la diffusione del Covid-19 non più una epidemia confinata ad alcune zone geografiche, ma una pandemia diffusa in tutto il pianeta.

Oggi lo stesso, visibilmente commosso, si ritiene soddisfatto dei risultati ottenuti in questi tre anni e mezzo, dichiarando che il percorso tracciato – immunizzazione, distribuzione globale dei vaccini, terapia e ricerca – ha portato alla fine dell’emergenza sanitaria. Una vittoria globale, raggiunta grazie al sacrificio e all’impegno di tutti, dai più piccoli agli anziani, dai medici in prima linea a tutti gli operatori sanitari che hanno dovuto affrontare questa lotta improvvisa e crudele.

Pietro Garavini

e Enrico Romualdi,

1^B scuola ’Pascoli’

di Riolo Terme