
"I tempi si allungheranno. Ma il Comune è parte lesa"
"Appena saputo della decisione del Consiglio di Stato, come era avvenuto nei casi precedenti, abbiamo immediatamente dato l’avviso di sospensione all’azienda". A parlare è il sindaco Michele de Pascale, alla luce della nuova ed ennesima puntata della vicenda relativa al cantiere del palazzetto dello sport e del consorzio Research. "Noi – ha aggiunto – non ci siamo mai pronunciati nel merito, non avendone i titoli, ma è ovvio che i diversi orientamenti dei vari livelli della magistratura hanno messo in ulteriore difficoltà non solo il Comune di Ravenna ma anche tutti gli altri, e l’elenco è lunghissimo, nei quali il consorzio ha degli appalti". A Genova il blocco del cantiere per la realizzazione dello scolmatore del Bisagno ha provocato l’ira del presidente della Regione Giovanni Toti.
Preoccupato per l’inevitabile allungamento dei tempi che questa decisione provocherà, de Pascale ricorda anche che "le cause, le illazioni nei confronti degli atti compiuti dal Comune di Ravenna, hanno avuto sempre e solo un esito che ha dimostrato la correttezza del Comune stesso". Insomma, conclude il sindaco, "in questa vicenda il Comune è la principale parte lesa".
A questo punto, riguardo al futuro del cantiere, si prospettano due strade: se il consorzio chiederà e otterrà l’amministrazione giudiziaria, subentrerà un commissario, ci sarà il ripristino della legalità e i lavori potrebbero riprendere. Se questo non dovesse avvenire, o non in tempi brevi, nel giro cioè di poche settimane, il Comune potrà revocare l’incarico al consorzio e indire una nuova gara per individuare una ditta che concluda i lavori giunti circa al 50% del totale. Questo comporterebbe ovviamente un ulteriore allungamento dei tempi. "I tecnici – conclude de Pascale – sono già al lavoro e contiamo di poter assumere gli orientamenti opportuni in un paio di settimane, appena avremo effettuato tutte le verifiche".