Il ’Dantedì’ tra poesia e musica E c’è anche un filosofo russo

La giornata dedicata a Dante sarà il 25 marzo: si parte con la lettura degli studenti del canto di Ulisse

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Letteratura, musica, poesia, cinema e danza per celebrare il ‘Dantedì’, giornata nazionale voluta dal ministro della Cultura Franceschini. La data da segnarsi è quella del 25 marzo. "È il primo ‘Dantedì’ dopo le celebrazioni dantesche – ricorda l’assessore comunale alla Cultura Fabio Sbaraglia –. La giornata partirà dalla tomba di Dante, dove ogni giorno si tiene la lettura serale della Commedia. Un rito iniziato il 13 settembre 2020, portato avanti da 470 lettori, che hanno letto 550 canti, registrando 14mila presenze". L’apertura è alle 10, alla tomba del Sommo Poeta, con il saluto del sindaco Michele de Pascale e di Paolo Bernardi, dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale, e la lettura degli studenti del canto XXVI dell’Inferno, quello di Ulisse.

Dalle 10.30, nella sala Dantesca della Classense, si terranno alcuni eventi dedicati alle scuole. "Uno dei momento più emozionanti – spiega Patrizia Ravagli di ‘A scuola con Dante’ – sarà la proiezione di un video di venti minuti che riassume i 44 lavori inviati da 28 scuole che hanno risposto alla nostra ‘chiamata’ per i 700 anni della morte di Dante". A seguire, l’Orchestra di fiati dell’istituto comprensivo San Biagio – scuola media Don Minzoni, diretta da Stefano Pecci – suonerà l’inno e la marcia dell’Aida di Verdi, mentre l’Accademia Cecchetti proporrà la coreografia ispirata al Paradiso ‘L’altro viaggio. La danza nella Commedia’: un progetto di Rosanna Pasi della Federazione nazionale scuole di danza.

Si riprenderà alle 17, di nuovo alla tomba di Dante, con la lettura del XXII canto del Purgatorio a cura del poeta Nevio Spadoni. Alle 17.30 a Casa Melandri, Daisaku Ikeda, presidente della Soka Gakkai internazionale, lancerà un messaggio di pace e poesia. Nello stesso luogo, alle 18, Natalino Valentini presenterà il libro ‘Il Dante di Florenskij. Tra poesia e scienza’, insieme a Giovanni Gardini. L’opera racconta l’attrazione del filosofo russo Pavel Aleksandrovic Florenskij per il Sommo Poeta: un esempio in senso contrario alla diffusa censura della cultura russa.

In chiusura di giornata, alle 20.45, al Cinemacity, sarà proiettato ‘Fedeli d’amore’ di Marco Martinelli, presente insieme ad Ermanna Montanari che ha cofirmato il soggetto, e Luca Mosso, direttore di FilmMaker festival di Milano. La proiezione sarà replicata il 26 e 27 marzo. Tra i contributi realizzati per il ‘Dantedì’, da segnalare l’incontro di Federmanager, ‘Dante manager’, in dialogo con l’autore Enrico Cerni, alle ore 15, alla sala Dantesca della Classense.

Roberta Bezzi