"Il ’Paliodromo’? Per ora meglio aspettare"

Il progetto di portare il Niballo fuori dal Bruno Neri non convince tutti i rioni: "Ipotesi che va approfondita, ma lo stadio resta ’magico’"

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In città, fra gli appassionati di Palio, ma soprattutto nei rioni, continua la discussione sulla proposta del Comune di Faenza di costruire un nuovo campo di gara della popolare manifestazione equestre al Centro civico rioni. Nelle scorse settimane, l’amministrazione si è recata nei cinque rioni per presentare il progetto. Un piano che è stato accolto tra qualche sì (la nuova pista con il fondo giusto salvaguarderebbe la salute dei cavalli) e alcuni no. Non tutti i dirigenti rionali, soprattutto quelli più ’anziani’, sono infatti favorevoli all’innovazione. La scorsa settimana, il sindaco Massimo Isola ha convocato una riunione informale con i cinque capi rioni per parlare del ’Paliodromo’, ma anche della manifestazione 2022 (sull’argomento si saprà qualcosa di più a maggio, dopo le varie assemblee dei soci).

I rioni gradiscono la proposta, ma non hanno fretta di portarla avanti. Anzi, sarebbero per valutare bene le migliori soluzioni possibili. Non tutti sono convinti di abbandonare il Bruno Neri: c’è chi chiede di continuare a utilizzarlo per le due giostre di giugno, in convivenza con il calcio. Ciò, però, manterrebbe quella promiscuità che tutti vorrebbero superare. Insomma, il Paliodromo sì, ma magari fra qualche anno. Ma cosa è scaturito dall’incontro? "Niente di definitivo. Valutiamo tutte le alternative per lo stadio", ha commentato Filippo Rava, priore del Borgo Durbecco. "Nulla di nuovo, almeno sulla faccenda ’Paliodromo’ – gli ha fatto eco Peter Caroli, capo rione del Nero –. Ci siamo confrontati per vagliare varie ipotesi per il futuro del Palio, ma è stato un incontro del tutto informale. Adesso, però, è ora di pensare alle manifestazioni e al Palio 2022". Dello stesso avviso anche Gian Luca Maiardi capo rione del Rosso: "Si è parlato delle problematiche di un eventuale Paliodromo in via Firenze, alla ’Ghilana’: un’idea che andrebbe approfondita meglio".

Difficile trovare un accordo che vada bene a tutti. A Faenza, infatti, manca un organismo – come esiste in altre città dove si disputano Giostre e Palii storici – designato a decidere, con i rioni che poi si adeguano, pena l’esclusione dalle competizioni. Un organismo che da anni si pensa di istituire, ma per ora ancora nulla.

Fra i contrari a spostare fuori dal Bruno Neri il Niballo, ci sono tanti storici personaggi del Palio. Tra questi, i gemelli Giorgio e Giordano Grilli: "Per decenni abbiamo custodito i costumi della passeggiata storica del Rione Rosso e organizzato e partecipato ai vari eventi in qualità di responsabili delle passeggiate storiche e come alfieri bandieranti. Il Palio era l’attesa di un anno, per percorrere le principali vie cittadine fra ali di folla, sentire il calore e l’entusiasmo dei Faentini e forestieri. Era l’appagamento di tanti sacrifici fatti per il tuo rione e la tua città. Partire da piazza del Popolo, poi percorrere Corso Mazzini, entrare nello stadio e sentire il profumo dei tigli e i cori dei rionali erano sensazioni impagabili. Difficile rinunciarvi".

Gabriele Garavini