REDAZIONE RAVENNA

Il Pronto soccorso in difficoltà Un accesso su quattro è improprio

Al Santa Maria delle Croci sono stati il 23% nel 2022. Va meglio a Lugo e Faenza: qui sono stati il 15%. Si tratta dei pazienti che, nel disegno della sanità territoriale, dovranno rivolgersi ai nuovi ’Cau’.

Il Pronto soccorso in difficoltà  Un accesso su quattro è improprio

Il Pronto soccorso in difficoltà Un accesso su quattro è improprio

Oltre 35mila accessi nel 2022. Tanti sono stati i pazienti presentatisi ’impropriamente’ in Pronto soccorso l’anno scorso, secondo le stime dell’Ausl Romagna. Il dato è la somma dei numeri di quattro centri sul territorio della provincia di Ravenna: gli ospedali di Ravenna, Lugo e Faenza e il presidio sanitario San Giorgio a Cervia. Per accessi impropri si intendono quelli dei codici bianchi e verdi, non gravi, la cui presa in carico si risolve con una prestazione sola e che non richiedono il ricovero: tutti casi che, in un futuro che appare molto prossimo, nel nuovo disegno dell’organizzazione sanitaria dovranno rivolgersi ai Cau, i Centri di Assistenza e Urgenza, a cui si accederà senza prenotazione e in cui si troveranno medici della guardia medica, infermieri e tecnici di radiologia. Si tratta di una novità che vuole rendere le cure più semplici per i pazienti, evitando loro le attese lunghissime del Pronto soccorso, snellendo il lavoro per gli operatori dell’emergenza-urgenza.

Ma andiamo nel dettaglio dei numeri. Il dato complessivo provinciale preciso è 36.157 accessi impropri. Di questi 18.668 riguardano il Pronto soccorso dell’ospedale di Ravenna: sono il 23% sul totale degli 81.969 accessi di tutto il 2022. In pratica un paziente su quattro, secondo l’Ausl, potrebbe essere curato dalla sanità territoriale.

Le percentuali sono un po’ più basse a Faenza e Lugo: in entrambi i Pronto soccorso, infatti, gli accessi impropri si attestano sul 15%. A Lugo sono 4.545 sui 29.896 totali, a Faenza 5.362 su 34.978.

Discorso diverso per il presidio sanitario San Giorgio di Cervia, che tra l’altro è stato il primo centro a trasformarsi in Cau in primavera ed è tuttora l’unico in provincia. Qui nel 2022 su 12.156 accessi, 7.582 erano codici bianchi e verdi che hanno richiesto una prestazione e poi sono andati a casa, ovvero il 62% del totale.

Entro la fine dell’anno al Cau di Cervia, attivo h24, se ne sommerà uno al Cmp di Ravenna, aperto invece 12 ore al giorno. Tra il 2024 e il 2025 sarà poi la volta di quattro nuovi Cau, tutti attivi 12 ore al giorno, che si troveranno nella nuova Casa della comunità in Fiera a Faenza, nella nuova Casa della salute di Lugo, nella Casa della salute di Castel Bolognese e in quella di Conselice.

Sara Servadei