Incendio in una palazzina, sette in ospedale

Tutto è partito da una candela. Un appartamento distrutto, nessuno di coloro che ha respirato fumo è stato ricoverato. Morto un gatto

Incendio in una palazzina, sette in ospedale

Incendio in una palazzina, sette in ospedale

Tutto è partito da una candela: una fiammella, forse dimenticata accesa prima di andare a dormire. Una dimenticanza che è bastata a far andare a fuoco un intero appartamento, all’ultimo piano di una palazzina di tre piani in via del Mugello, nella periferia ovest della città. L’episodio è avvenuto nelle prime ore di ieri, all’incirca verso le 3.45 del mattino, e non ha per fortuna avuto conseguenze gravi: solo le due donne, mamma e figlia, che occupavano l’appartamento andato in fiamme e i vicini di pianerottolo sono stati portati in ospedale per accertamenti, ma nella mattinata di ieri erano già usciti, dopo alcuni controlli di routine. Unica vittima un gatto, che si pensa che si fosse nascosto per cercare riparo e che è rimasto intossicato dal fumo: ieri notte, nei momenti concitati dell’incendio, i residenti erano preoccupati per lui, che non si trovava. Sul posto nel frattempo, dopo l’allarme, si sono messi all’opera i vigili del fuoco con autobotte e autoscala, riuscendo a confinare l’incendio al solo appartamento in cui è scoppiato. Degli altri otto – disposti a tre per piano – soltanto uno risulta essere stato danneggiato: quello sottostante a quello interessato dalle fiamme, dove è inevitabilmente colata acqua dalle pareti durante lo spegnimento dell’incendio. Nella notte 7 persone sono state portate al Pronto soccorso: le due donne che abitano nell’appartamento andato in fiamme e i vicini di pianerottolo. A mezzogiorno, però, tutti quanti erano usciti dall’ospedale senza necessità di ricovero o di cure specifiche per l’intossicazione.

"Ci siamo svegliati all’incirca verso le 4 di notte – racconta un vicino, che vive sullo stesso pianerottolo – per le urla di una delle due donne dell’appartamento in fiamme. A quel punto abbiamo visto il fumo e siamo scappati. Siamo stati fortunati che le fiamme non sono arrivate nel locale con le caldaie. So che l’incendio è scoppiato in soggiorno". Ieri mattina il vicino ha fatto un sopralluogo del proprio appartamento: "Una parte di muro è annerita dal fumo e poi più che altro c’è un forte odore. Nel complesso, però, casa mia non ha avuto grandi danni. Stanotte dormiremo da un parente perché non me la sento, ma a breve rientreremo. Certo che ci sarà da lavare tutto, compresi vestiti e lenzuoli".

L’appartamento dove è scoppiato l’incendio invece è andato completamente bruciato: niente si è salvato, come racconta Debora Stella, proprietaria di alcuni appartamenti della palazzina. Suo fratello è il proprietario dell’appartamento andato bruciato: "Mi ha chiamato alle 4 di notte per dirmi quello che stava succedendo – spiega –. Mi ha raccontato che la donna che vive lì urlava disperata, mentre un’altra vicina si è prodigata per avvisare il più possibile i residenti. Mio fratello ora non può tornare a casa: il suo appartamento si trova esattamente sotto quello andato a fuoco ed è stato inondato d’acqua all’arrivo dei pompieri. È colata giù per le pareti, è sceso il lampadario... Figuriamoci quale sarà la situazione dell’impianto elettrico. Negli altri appartamenti invece l’elettricità è tornata, anche se per il momento ci siamo raccomandati di non accendere il gas".

Ieri mattina il pm Angela Scorza è stato avvisato dell’accaduto, ma al momento sulla questione non appaiono esserci profili penali.

Sara Servadei