REDAZIONE RAVENNA

La Strada dei Presepi: creatività e tradizione

Da San Francesco a Faenza fino a Pieve Corleto e Reda: ogni allestimento è unico e ha una storia da raccontare

Da San Francesco a Faenza fino a Pieve Corleto e Reda: ogni allestimento è unico e ha una storia da raccontare

Da San Francesco a Faenza fino a Pieve Corleto e Reda: ogni allestimento è unico e ha una storia da raccontare

Come ogni anno per le festività torna il tradizionale giro per la Strada dei Presepi. Da San Francesco a Faenza fino a Pieve Corleto e Reda: anche quest’anno l’impegno nel creare qualcosa di unico è stato tanto, ogni presepe ha una storia da raccontare. "Il presepe è sempre un gran lavoro – dice Roberto Gorini, che da 24 anni si occupa del presepe – solo farlo ripartire è difficile; ci sono ancora un po’ di guasti relativi all’alluvione del 2023, abbiamo rifatto il terzo impianto, il muschio è sempre nuovo; quest’anno abbiamo modificato la seconda scena con dei nuovi meccanismi, abbiamo aggiunto un pastore e un apicoltore e creato altri effetti meccanici". Subito dopo l’estate, infatti, è partito il lavoro. Le statue sono in gesso e legno quindi a causa dell’alluvione l’umidità continua a fare danni, quest’estate ho messo un deumidificatore e ho risistemato i muri; ogni anno sistemo sempre i meccanismi di qualche statua mantenendo i vestiti e le teste di padre Lambertini, il presepista che per prima ho dato il via alla tradizione di questo presepe".

Infatti, viene costruito nella sala attuale dal 1979 e Roberto Gorini ci lavora da quando ha 17 anni. "In questi 24 anni di mio lavoro il 90% delle statue le abbiamo riprese, infatti molte sono costruite attorno al motore, ma quelli originali di padre Lambertini, tra l’altro motori di recupero, sono circa degli anni ‘60 e quindi da cambiare". Il 24 dicembre c’è stata l’inaugurazione, fino al 6 gennaio sarà aperto tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 15 a 19, mentre nei festivi dalle 10 alle 12:30 e dalle 15 alle 19:30; sarà aperto anche nelle domeniche di gennaio dalle 15 alle 19:30; è possibile prenotare anche visite guidate fuori orario. Sulla Strada dei Presepi si incontra anche quello all’interno della cripta di Pieve Corleto, i cui curatori organizzano l’itinerario dei vari presepi. "Il presepe lo abbiamo rifatto completamente da capo, come ogni anno – afferma Edoardo Ranzi, uno dei curatori – ci teniamo a mantenerlo tradizionale perché è all’interno della cripta della chiesa di Reda che è del X secolo; ogni anno partiamo da zero perché l’ambiente è molto umido e non possiamo mantenere il presepe tutto l’anno. Abbiamo aggiunto strutture e il materiale è sempre tutto di recupero; le statue della parrocchia sono in cartapesta e hanno molto valore". Il presepe, che sfrutta l’ambiente in modo diverso tutti gli anni, è sempre montato tutto a terra. Spiega Edoardo Ranzi: "Le persone camminano al centro di esso e ogni anno si trovano spiazzate perché cambiamo la disposizione delle statue e il percorso di visita; tutti gli anni ci teniamo a fare scene diverse con una trentina di statue di un’altezza di 25-30 centimetri, che hanno circa 100 anni; ce ne sono alcune più piccole di 15-20 centimetri comprate una ventina di anni fa, ma sempre della stessa fattura". Il presepe, frutto del lavoro di cinque curatori, è il 15º anno che viene creato. Sarà aperto dalle 15 alle 18:30 il 27-28-29 dicembre e il 1-4-5-6-12-19 gennaio.

Sempre originale e diverso è anche il presepe di Reda, che ogni anno parla di attualità. "Tutti gli anni il nostro presepe completamente diverso – dice Pierlivio Ragazzini – non è fisso e vogliamo sempre fare un qualcosa di inerente a quello che succede nel mondo: il presepe di Reda ha sempre un segreto nascosto; quest’anno sarà in stile arabo-palestinese e fa comprendere quali erano le differenze di strato sociale già presenti allora nel territorio: per esempio c’è una tenda con dentro alcuni ricchi e poco lontano un accampamento di poveri". Il presepe, semiautomatico, presenta molte statuine in movimento, tutte create artigianalmente. "Ogni movimento è creato da noi – dice Pierlivio Ragazzini – quest’anno abbiamo delle retroproiezioni con dei cammelli che passano o il vento che tira; il 13º anno che facciamo il presepe. Inoltre, ogni anno dentro un vecchio confessionale della chiesa creiamo cose diverse e quest’anno abbiamo creato una Natività in cartone animato e i bimbi sono intrattenuti per 10-15 minuti magari mentre aspettano di vedere il presepe". Sarà aperto fino al 7 gennaio, i giorni festivi dalle 10:30 alle 11 e dalle 15:30 alle 18:30, mentre i feriali dalle 11 alle 12 e dalle 16:30 alle 18:30. Dal 2 gennaio i festivi sarà aperto mattina e pomeriggio, mentre i feriali solo il pomeriggio.

Caterina Penazzi