Ladro nello studio dei geometri Il titolare lo vede dalla webcam

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Quel colpo forse lo aveva pianificato da tempo, tanto che sulle pareti dell’edificio i proprietari avevano riscontrato la presenza di strane impronte di scarpe. Ma quando l’altra notte, verso le 4, si è arrampicato nuovamente, forzando con due grossi cacciaviti gli infissi della finestra al piano rialzato, una volta dentro si è trovato all’interno di uno studio tecnico di geometri, dove da rubare c’era ben poco se non mappe e documenti. Ha tirato dentro la scala utilizzata per arrampicarsi poi, ritenendosi al riparo da occhi indiscreti e di potere agire con tutta calma, ha cominciato a rovistare. Ma non sapeva che, nel frattempo, era scattato l’allarme collegato al cellulare di uno dei soci dello studio ’Surveying Systems srl’ di via Michelucci, il quale, grazie al sistema di videosorveglianza installato via webcam, ha potuto seguirne tutti gli spostamenti e chiamare i carabinieri, che hanno arrestato l’intruso. Ieri, in Tribunale, difeso dall’avvocato Monica Miserocchi, per F.B., ravennate 56enne, sono stati disposti i domiciliari in attesa del processo, fissato a metà dicembre. Ai militari del radiomobile ha detto di essere stato costretto ad agire così dopo aver perso il reddito di cittadinanza. "Da anni, negli studi tecnici, gira poco contante – spiega Mirko Pezzi, geometra socio dello studio –, forse siamo stati scambiati per un’abitazione privata. La nostra palazzina, è vero, si trova in un’area residenziale, dove fummo tra i primi ad arrivare. Avevamo notato delle impronte e probabilmente qualcuno si era già arrampicato, ma i vetri a specchio impediscono di guardare dentro. Quell’uomo ha aperto cassetti e rovistato tra gli schedari, spostando alcuni quadri, ma nella sola cassaforte che abbiamo, e che non è riuscito ad aprire, c’erano solo marche da bollo".

l. p.