"Lottiamo per i cambiamenti Ma richiedono gradualità"

[Segue dalla prima]

... la complessità nasce quando vi ci caliamo, e dietro ad un modello di consumo troviamo persone che lavorano, investimenti, famiglie che vivono e si sostengono con queste imprese che si trovano di volta in volta sotto l’occhio del ciclone, che lo fanno con passione, che vivono gli stessi sogni e drammi di ognuno di noi. In questo caso parliamo di piccoli imprenditori, non certo di apparati economici voraci e disinteressati, ammesso che una politica imprenditoriale possa, nel 2022, ignorare completamente l’aspetto ambientale e risultare vincente e non irrimediabilmente fuori dal tempo. Non imbastiremo una difesa d’ufficio per sostenere che avete torto, perché è necessaria una presa di posizione contro il cambiamento climatico. A livello comparativo, però, sottolineiamo che il tipo di motore utilizzato per raffreddare la pista è lo stesso che viene utilizzato per riscaldare cantine vinicole, piscine, industrie di medie dimensioni: questo per dire che produrre, che sia un bene od un servizio, come in questo caso, consuma energia. Possiamo decidere di buttare qualcosa giù dalla torre, consapevoli che lasceremo indietro qualcuno, e che quelle macerie che ci lasciamo alle spalle non gioveranno probabilmente alla nostra causa. O possiamo decidere di aprire un percorso, per far sì che il più possibile questo impegno ambientale tenga insieme fattore umano, economico, sociale. Parliamo anche di aspetto economico e sociale perché sarebbe riduttivo non considerare che la pista ha una ricaduta che va oltre l’impresa che se ne fa carico. Da parte loro, i gestori stanno mettendo in campo azioni di contenimento energetico. Vi chiediamo di comprendere che certi cambiamenti richiedono una gradualità, che le rivoluzioni immediate, così come quella verde, vivono nell’ideale ma nella concretezza coinvolgono tutta una serie di fattori che non sono solo oggettivi, ma vanno declinati sull’imperfetta civiltà umana.

Il direttore Confesercenti

Graziano Gozi