ANDREA COLOMBARI
Cronaca

Lugo, infermiere aggredito. Preso a calci in ospedale

Sono intervenuti i carabinieri. Il Tribunale non ha convalidato l’arresto ritenendo fosse fuori flagranza. La procura è intenzionata al ricorso in Cassazione.

Provvidenziale e tempestivo è stato l’intervento dei carabinieri

Provvidenziale e tempestivo è stato l’intervento dei carabinieri

La sera prima era stato portato all’ospedale di Lugo a causa di una massiccia assunzione di alcolici. E quando domenica mattina è stato dimesso, ha preso a calci un infermiere lamentando la sparizione di soldi dal suo portafogli. Provvidenziale e tempestivo l’intervento dei carabinieri con l’arresto del diretto interessato, un 21enne di origine egiziana residente a Bagnacavallo, anche se di fatto senza fissa dimora, celibe, disoccupato, con diversi precedenti di polizia e difeso dall’avvocato Sara Scarpellini. L’epilogo ieri mattina in tribunale a Ravenna dove il giudice ha ritenuto di non convalidare l’arresto perché eseguito fuori flagranza e perché mancavano immagini dell’aggressione a supporto di una flagranza differita, possibilità introdotta a novembre con la legge salva-sanitari. Secondo quanto ricostruito dall’Arma, l’allarme è scattato verso le 7.50 quando i sanitari dell’’Umberto I’ hanno chiamato la centrale operativa per lamentare una aggressione in corsi ai danni di un loro collega. Sul posto è intervenuta una pattuglia del Radiomobile.

I militari hanno subito individuato il 21enne: era in evidente stato di agitazione, pronunciava parole senza apparente senso compiuto e chiedeva che gli venissero restituiti i soldi che a suo dire gli erano spariti mentre lo stavano curando. E anche se davanti ai lui c’erano i carabinieri, ha continuato secondo l’accusa a inveire contro i sanitari tanto che gli operatori dell’Arma, anche grazie alla collaborazione di una pattuglia arrivata dalla Stazione di Cotignola, hanno dovuto frapporsi tra lui e i camici bianchi per scongiurare altre sortite del 21enne.

Poco dopo è stato sentito l’infermiere preso di mira: l’uomo ha riferito che quel giovane paziente era stato appena dimesso dopo essere stato ricoverato per una esotossicosi alcolica. E che aveva iniziato a minacciarlo e ad aggredirlo accusandolo di avergli sottratto danaro: quindi gli aveva sferrato un calcio a un polpaccio per una prognosi iniziale di 5 giorni. E poi aveva cominciato a sbattere la testa contro il vetro dell’accettazione senza tuttavia riuscire a danneggiarlo. Anche una infermiera presente alla scena ha confermato tutto. Dagli accertamenti è emerso che il 21enne vanta numerosi precedenti di polizia: vedi stupefacenti, furto, ricettazione e porto d’armi, droga, rapina impropria, tentata estorsione, danneggiamento seguito da incendio e ancora danneggiamento e furto aggravato. Così, alla luce del quadro pregresso e del suo comportamento ritenuto violento, per il giovane è scattato l’arresto per lesioni a personale esercente una professione sanitaria (articolo 583 quater del codice penale) e denunciato a piede libero per interruzione di pubblico servizio (articolo 340 del codice penale). L’esito dell’udienza di convalida ormai la conosciamo: la procura è intenzionata a fare ricorso in Cassazione. Per il 21enne l’accusa procede intanto a piede libero.

Andrea Colombari