REDAZIONE RAVENNA

Medici di base, a Russi sono sempre meno

Alla Casa della salute è emergenza: "Non se ne trovano più". Entro otto anni il 60% a livello provinciale andrà in pensione

Nei prossimi otto anni il 60% dei medici di base della provincia andrà in pensione, e succederà in buona parte molto prima di allora. È un fatto: perché dai dati Ausl si evince che 150 medici di famiglia su 251 in provincia sono nati tra il 1950 e il 1959, e 70 anni è l’età massima per esercitare. Già dai 62 anni, però, è possibile scegliere di andare in pensione. Il problema si è già presentato a Russi, ed è destinato a presentarsi anche altrove.

Qui dal 2 novembre una dottoressa che sostituiva un medico (andato in pensione il 1 gennaio) se n’è andata perché è riuscita a entrare nella scuola di specialità. E gli altri sei medici di Russi hanno accettato di aumentare il numero dei propri assistiti, prendendosi in carico coloro che erano rimasti senza medico. "Era l’unica soluzione possibile – commenta Evo Stanghellini, coordinatore tra i medici di medicina generale della Casa della Salute di Russi –. Alla fine abbiamo fatto i conti e abbiamo aumentato il nostro massimale".

Il problema, del resto, si trascinava da mesi. Ed è destinato a tornare più e più volte nei prossimi anni: "Il medico di prima, che è andato in pensione al primo gennaio, aveva due ambulatori: uno a Russi e uno a San Pancrazio – spiega Monica Grilli, assessora alle Politiche sociali di Russi –. E già c’era il problema di San Pancrazio, dove la sostituta non voleva andare: insieme ad Auser per sei mesi due volontarie sono andate due volte a settimana al centro civico di San Pancrazio per fare da tramite con lei per le ricette di routine. Anche la farmacia di San Pancrazio ha aiutato".

Tra luglio e agosto c’è stato un concorso per coprire in via definitivo quel posto, ma le cose non sono andate come si sperava. "Nessuno ha risposto – aggiunge Grilli –. L’Ausl a quel punto ha cercato di prolungare il posto provvisorio della dottoressa mentre cercava soluzioni". Tutto finché la dottoressa ha detto che se ne sarebbe andata, e a quel punto l’Ausl è ripartita con la ricerca disperata di un sostituto: "Ma senza nessun risultato – dice Grilli –. L’unica soluzione è stata chiedere ai medici presenti di allargare il numero dei loro pazienti. Noi invece come Comune abbiamo stabilito che dal prossimo anno concederemo gratuitamente ai medici i locali nei centri civici di San Pancrazio e Godo. Il loro è un servizio troppo importante".

Lo scorso 2 novembre la Casa della Salute di Russi ha vissuto tre ore di fuoco: era la prima giornata senza medico per tanti assistiti, corsi in massa a cambiare dottore. Ora un altro medico a fine anno vuole andare in pensione nel territorio di Russi: "Si tratta di un dottore che fa ambulatorio a Godo e Piangipane – prosegue Grilli –. So che l’Ausl sta cercando di farlo restare ancora per un po’, nella speranza che in primavera con la prossima sessione d’esame arrivino nuovi medici".

Sara Servadei