Lugo, morto calciatore 14enne. La procura indaga per omicidio colposo

Disposta l'autopsia sul corpo di Randy, sotto esame il certificato di idoneità sportiva

Randy, il baby calciatore morto a Lugo

Randy, il baby calciatore morto a Lugo

Ravenna, 7 marzo 2019 - Tutti i sospetti si sono fin qui concentrati su un disturbo di natura cardiaca, forse un problema che il 14enne Randy, morto martedì sera all’ospedale di Lugo dopo un malore accusato alla fine dell’allenamento con la sua squadra di calcio a Voltana, aveva sin dalla nascita ma del qual né lui né i suoi familiari si erano mai accorti. Nel caso questo scenario si dovesse rivelare concreto, è chiaro che la presenza del disturbo in questione era sfuggita anche a chi, in un centro medico del Ravennate, aveva visitato il 14enne per rilasciargli il certificato per l’attività sportiva.

Perché un certificato in tal senso esiste: inevitabile dunque che finisca al vaglio della procura nell’ambito di un fascicolo per omicidio colposo presumibilmente aperto in prima battuta contro ignoti, come del resto accade in questo tipo di indagini.

Agli inquirenti toccherà cioè capire a quali accertamenti medico-sportivi esattamente sia stato sottoposto il 14enne e con quale frequenza. E se altri esami più approfonditi avessero potuto svelare la eventuale patologia in corso. In questo senso, oltre ai medici – anche di famiglia – che negli anni hanno visitato il ragazzino a vario titolo (cioè non solo in ambito sportivo), verranno ascoltati anche i familiari, i suoi compagni di squadra, i suoi allenatori o i vari dirigenti sportivi: audizioni che consentiranno di capire magari se il 14enne avesse manifestato, anche solo per brevi momenti, sintomi che, letti ora alla luce dell’accaduto, avrebbero potuto fare squillare qualche campanello di allarme sulle sue condizioni.

E tuttavia la completa canalizzazione delle indagini ci sarà una volta noti i risultati dell’autopsia, necessaria per capire come sia stato possibile che a soli 14 anni un ragazzino si sia accasciato dopo un allenamento di calcio per poi morire in ospedale.