Personale in un solo piano e luci spente Ecco come risparmiano le aziende

Le ottimizzazioni permettono di consumare meno, ma con i prezzi triplicati i costi restano alle stelle. I due Conad, come altri centri commerciali, non metteranno luminarie. Insegne al buio alle 22

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Sopred è una cooperativa di Campiano. Conta su mille associati che conferiscono ogni anno la produzione di oltre 5.000 ettari coltivati a erba medica in tutta la provincia di Ravenna e zone limitrofe. Ogni anni paga una bolletta energetica superiore ai due milioni di euro.

Il disidratamento dell’erba medica è una delle attività agricole più energivore.. "E’ chiaro che dovevamo pensare a qualcosa di innovativo per far fronte alla crescita esponenziale dei costi per l’approvvigionamento energetico" dice il presidente della Sopred Antonio Rossi.

"Per prima cosa – spiega – abbiamo sfruttato il clima siccitoso di quest’estate, lasciando l’erba medica più tempo sui campi per disidratarsi grazie al sole, senza utilizzare gli impianti energivori".

Ma non solo il meteo ha aiutato la cooperativa, che ha investito in un nuovo impianto che consente di lavorare su due linee di disidratazione, ripensando così la strategia produttiva.

Nel 2021 Sopred ha consumato 1,2 milioni di metri cubi di gas spendendo 350 mila euro, mentre quest’anno le ottimizzazioni effettuate hanno abbassato i consumi a 800mila metri cubi pagati però, con gli aumenti, 400mila euro.

Tradottociò significa il 33% in meno di gas consumato ma pagato il 12% in più.

E’ andata peggio con l’energia elettrica: a fronte di un milione di kilowattora risparmiati (-20%) la spesa è passata da 715mila euro per 5,5 milioni kwh del 2021 agli attuali 1,8 milioni, il 40% in più, per 4,4 milioni di kwh. La produzione è salita da 65mila tonnellate di erba medica a 70mila tonnellate.

"E’ chiaro – aggiunge Rossi – che siamo molto preoccupati per il prossimo anno. Il paradosso è che i fornitori di energia, invece di venirci incontro, ci chiedono forti anticipi, togliendoci liquidità".

Paolo Delorenzi è proprietario dei Conad Fontana e Galilei, a Ravenna.

Ha cercato di mettere in atto qualche contromisura per risparmiare energia in questi tempi così comlplicati per il caro bollette. "Cosa vuole, non possiamo spegnere i frigoriferi o abbassare le luci all’interno dei nostri centri commerciali. Possiamo fare poco, ma non ci siamo sottratti" spiega Delorenzi. Così – al pari di altri centri commerciali – i due Conad non posizioneranno le luminarie natalizie e le insegne già oggi vengono spente alle 22.

"Siamo potuti intervenire su piccole cose che, però, se sommate fra di loro e se tutti le mettessimo in atto, darebbero risultati significativi – dice ancora Delorenzi –. Nei locali adibiti a spogliatoi per il personale è stato installato un sistema di illuminazione che si attiva quando qualcuno entra e si spegne alla sua uscita, così da favorire il risparmio energetico".

Dalle aziende agli uffici. La Camera di commercio ha razionalizzato gli spazi interni. Il personale (43 dipendenti) della sede di viale Farini occupa un piano solo e non è più disseminato su tre livelli. Ciò ha consentito di risparmiare su luce e riscaldamento nei piani non occupati.

Confesercenti è intervenuta sull’orario di lavoro. Negli uffici della sede ravennate la pausa pranzo è stata ridotta a un’ora, con uscita dal lavoro mezz’ora prima in modo da utilizzare il più possibile la luce del sole e, ogni giorno, spegnere prima il riscaldamento.

lo.tazz.