Movida Ravenna: "Provano a portarsi le bottiglie da casa"

All’ingresso del Toto beach bar, a Marina, vengono controllate le borse: "Lo fanno soprattutto i ragazzi che hanno la casa in affitto qui"

E' iniziata la movida estiva sulla spiaggia

E' iniziata la movida estiva sulla spiaggia

Marina di Ravenna, 1 maggio 2022 - Sara Vitale è la titolare del Toto Beach bar, uno degli stabilimenti più gettonati dai giovani per il divertimento in spiaggia. Sabato scorso si è tenuta la prima serata della stagione.

Vitale, il prefetto ha diramato delle buone norme per disincentivare il consumo di alcol. La cosa vi colpisce?

"No. Per noi l’unico momento in cui si potrebbe dire che ci sono promozioni sui drink è l’happy hour, con l’apericena dalle 19 alle 20. Ma abbiamo diverse tipologie di analcolico, tra cui la birra analcolica..."

Avete delle promozioni sugli alcolici?

"No, assolutamente. Anzi, io ritengo che noi già rispettiamo in pieno la linea del prefetto".

Qualche anno fa i giovani prendevano i ’secchielli’ di alcol da dividere...

"Noi facciamo bicchieroni e caraffe, ma non sono scontati. È più un bicchiere d’aggregazione, ma non sono scontati. Anzi, se lo dividono in 4 pagano di più rispetto a 4 drink".

Capita di vedere qualcuno che ha alzato troppo il gomito?

"Sì, e non lo facciamo bere. Cerchiamo di essere delicati, gli proponiamo un panino. Vogliamo che i ragazzi si divertano, ma in maniera sana. Negli anni si è consolidata anche la dinamica dell’amico sobrio che guida".

Tra le direttive del prefetto c’è anche il suggerimento di far ripetere al dj messaggi contro l’alcol e sui rischi legati all’abuso. È fattibile?

"Non lo farei, ma solo perché mi sembra una cosa ’esteticamente’ brutta. Ma è anche vero che non è mai successo nemmeno il contrario, cioè che il vocalist inciti all’alcol".

Tra i consigli c’è quello di incentivare gli analcolici scontandoli. Si può fare?

"Sì, questo è fattibile. Già ora comunque costano meno degli alcolici, e ne vendiamo tanti".

Il prefetto dice di controllare gli ingressi per evitare l’introduzione di alcol dall’esterno. È un fenomeno diffuso?

"Quei controlli li facciamo, il servizio d’ordine del bagno fa aprire le borse all’ingresso e le bottiglie vengono svuotate o buttate, o comunque non fatte entrare".

Il fenomeno c’è, quindi.

"I ragazzi ci provano. Ai minorenni, però, viene detto già all’ingresso che non potranno acquistare alcol al bar, anche se sono molto pochi perché facciamo perlopiù serate per over 25. Qualcuno però, che magari ha la casa in affitto nei dintorni, viene con le proprie cose".

Avete gli etilometri a disposizione della clientela?

"Sì, certo. Riprenderemo anche a fare gli happy piada e panino col cibo tra mezzanotte e mezza all’una, per fare in modo che chi ha bevuto possa riprendersi".

Ci sono mai stati disordini dovuti alla presenza di persone ubriache?

"No. Succede più spesso che creino problemi i fidanzatini gelosi o permalosi, piuttosto che chi ha bevuto troppo. Abbiamo comunque un buon servizio d’ordine, monitoriamo il consumo di alcol. Controlliamo anche la spiaggia, a 360 gradi".

Lì capita che ci siano problemi?

"Qualche anno fa c’erano quelli che rubavano le borsette sotto gli ombrelloni. A volte controllare tutto è faticoso, ma come azienda famigliare ci teniamo".

sa.ser