
Tra i regali che venivano fatti ai ragazzini in cambio di sesso anche videogiochi e telefonini
Faenza (Ravenna), 7 giugno 2024 – Ha risarcito le sue vittime probabilmente con la speranza che ciò possa influire sull’entità della pena. Al termine della requisitoria nell’ambito di un rito abbreviato, la procura distrettuale ha intanto chiesto ieri pomeriggio la condanna a cinque anni di reclusione per l’ex dirigente sportivo ultra-sessantenne del Faentino accusato di avere abusato di alcuni giovani atleti forte del suo ruolo dirigenziale e pure grazie alla strategia dei regali. Nessuno dei ragazzini coinvolti nella vicenda si è costituito parte civile.
L’uomo , finito a maggio dell’anno scorso prima in carcere a Forlì e poi ai domiciliari su istanza del suo avvocato Laerte Cenni e da ultimo autorizzato a uscire due mattine alla settimana per recarsi al lavoro, nel dettaglio deve rispondere di violenza sessuale continuata e aggravata; e di prostituzione minorile aggravata (da qui la competenza della Dda bolognese) per un totale di tre ragazzini tra i 15 e i 17 anni. Per uno dei minori, è infine accusato di violenza sessuale con uso della forza. La sentenza è attesa per metà mese.
Nella lista dei regali stilata dalla polizia (Commissariato manfredo e squadra Mobile ravennate), figurano scarpe sportive da centinaia di euro, un I-phone da mille euro, feste casalinghe, pasti, sigarette, abiti firmati, droga e passaggi in auto. E proprio durante uno di questi, l’uomo aveva pure fatto guidare il ragazzino che era andato a prendere fin sotto casa per portarlo a scuola: quella era stata la prima volta che gli agenti lo avevano fermato - perché sfrecciava - trovando il minore al volante.
Il gip Letizio Magliaro, che a fine maggio 2023 aveva emesso la misura restrittiva su richiesta del pm bolognese Elena Caruso, nell’ordinanza aveva descritto l’azione dell’indagato quale "subdola attività di persuasione e di pressione". Del resto secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, l’uomo giocava su due diversi piani per arrivare a instaurare un rapporto di superiorità con i ragazzini: da una parte garantiva loro somme delle quali non potevano certo disporre; e dall’altra faceva valere la sua presenza di adulto peraltro loro dirigente sportivo.
L’indagine era scattata grazie a una segnalazione fatta in Commissariato dagli educatori di un centro di aggregazione giovanile i quali avevano notato che a metà luglio 2022 quell’uomo aveva tenuto comportamenti a loro avviso impropri in piscina verso un paio di ragazzini. Ma alcuni genitori avevano inquadrato l’uomo già dal 2022: tanto che le lamentele avevano portato prima al suo allontanamento e infine alle sue dimissioni dalla società sportiva nella quale aveva fino a quel momento occupato un ruolo di primo piano.
Non a caso tra i ragazzini sentiti a verbale, c’è chi aveva detto che lui "era solito sostare negli spogliatoi con la scusa di distribuire caramelle": ma il suo obbiettivo era "assistere al momento in cui gli atleti facevano la doccia". All’inizio "non sembrava una persona che ci voleva fare del male". Anzi, "pagava delle cose per tutti come pizze, paste, pop-corn".
Ma la realtà si era ben presto rivelata assai differente: si sarebbe addirittura spinto a chiedere a un minore di intercedere per lui su un amico per un rapporto, perché così "te la compro", in relazione a un’applicazione per la Playstation. Si era pure raccomandato "di non lasciare traccia di messaggio di testo" nelle chat.Tuttavia qualcosa gli era sfuggito: "Chiama (...) e fatti dare 3 libri". Un linguaggio criptico che secondo gli investigatori si riferiva a marijuana e hashish: sempre e solo in cambio di sesso.