Riapre il Circolo Aurora, firmato Slow Food

Il locale di via Ghibuzza rinasce in versione osteria e cultura, diventerà anche la sede dell’associazione

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Riapre domani la porta del Circolo Aurora di via Ghibuzza 12 a Ravenna, in versione ‘osteria e cultura’. I punti di forza saranno una cucina in grado di esaltare le buone materie prime del territorio e una carta dei vini dinamica e di ricerca, sul fronte gastronomico. Ma non mancheranno le attività culturali, a base di musica, teatro e letteratura, e anche corsi di formazione, convegni, viaggi e visite. Il Circolo, che diventa anche sede Slow Food, è infatti frutto dell’iniziativa di un gruppo di amici con la voglia di mettersi in gioco, soci e dirigenti della nota associazione, che avranno così un luogo informale di incontro, oltre a poter ospitare ravennati e turisti amanti del buon cibo e del buon vivere.

"Da tempo cercavamo un posto capace di rappresentare la nostra filosofia – racconta Mauro Zanarini, responsabile eventi di Slow Food –. Inizialmente volevamo limitarci a fare qualche panino, poi abbiamo pensato di realizzare piatti caldi, e questo ha richiesto non pochi permessi. La struttura interna del circolo è stata completamente rimodernata, sia per quanto riguarda gli impianti che gli arredi. E ora stiamo ultimando i lavori dell’ampio cortile interno, destinato a ospitare a partire dalla primavera un bar per gli aperitivi, una vigna, un palcoscenico per gli eventi e altri tavoli, in modo da raddoppiare i coperti interni che sono circa 45".

Pensando alla musica, la mente va subito all’ex Circolo Abajur costretto a chiudere – nell’estate 2020 – anche a causa della non facile convivenza con i residenti che mal tolleravano i rumori notturni.

"Abbiamo già scritto una lettera ai nostri vicini – rassicura Zanarini – per invitarli alla presentazione ufficiale del progetto sabato prossimo. I nostri concerti-performance avranno una durata breve, dalle 21 alle 22.30, ancora più ridotta quindi rispetto a quanto sarebbe consentito". Essendo un Circolo, chi desidera provare le prelibatezze della cucina a ‘marchio’ Slow Food dovrà suonare il campanello posto a fianco dell’inconfondibile porta rossa e diventare socio, pagando una piccola quota associativa (10 euro). Entrando si respira subito il profumo di cucina di una volta, quello delle nonne.

"I nostri soci avranno un approccio familiare – spiega Maria Angela Ceccarelli, fiduciaria Slow Food di Ravenna –, in quanto saranno accolti in un luogo che evoca la tradizione, con piatti dai sapori antichi, non omologati, rievocativi, che già di per sé evocano il senso del piacere e della convivialità. Il menù sarà cambiato ogni settimana, tenendo conto della stagionalità, utilizzando solo prodotti del nostro presidio o del territorio, molti dei quali esposti nella credenza e acquistabili". Non mancheranno poi le serate a tema, per esempio quella dedicata al baccalà il mercoledì, alla trippa il giovedì o il brodetto il venerdì, così come mercatini dedicati a prodotti specifici quali il miele, la ciliegia, l’olio, il vino, durante la bella stagione. "Grande risalto – conclude Mario Borioni che fra l’altro curerà la programmazione musicale – sarà dato nel menù ai prodotti di valle, con una grande varietà di pesci, in primis l’anguilla, alla cacciagione e agli animali da cortile come faraona, coniglio e altri". Il Circolo Aurora è aperto dal martedì al sabato per pranzo e cena, la domenica solo a pranzo (lunedì chiuso).

Roberta Bezzi