Royal Caribbean, obiettivo 290mila turisti

Resta il nodo di via Guizzetti. Per il presidente dell’Autorità Portuale Rossi "andrebbe ampliata come uscita di bus e auto dal terminal"

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I programmi di Royal Caribbean proseguono come previsto. All’inizio del 2023 inizieranno i lavori per la costruzione della nuova stazione marittima. Prima le opere propedeutiche, come la bonifica bellica, poi l’inizio degli interventi edili. La nuova gestione del terminal crociere è già proiettata sul 2023 anche come prenotazioni, e i dati sono positivi. Praticamente si raggiungeranno, in 2 anni, i risultati previsti nel triennio. Per la prossima stagione, da aprile a novembre, le previsioni sono di raggiungere i 280290mila passeggeri, quando l’obiettivo per il 2024 era di 300mila. Ieri, nella sala convegni dell’Autorità portuale, ne hanno parlato il presidente Daniele Rossi e il direttore operativo Mario Petrosino per l’Adsp, Anna D’Imporzano per la società di gestione, gli assessori comunali Randi e Costantini.

La platea, composta da enti turistici e associazioni di categoria, è stata informata sui passi in avanti che Royal Caribbean intende fare speditamente. Confermati gli arrivi delle navi che già hanno scalato Ravenna nel 2022, con qualche aggiunta ma, soprattutto, senza più le limitazioni–Covid ancora in vigore quest’anno. La Brilliance of the Seas, a pieno carico, imbarcherà e sbarcherà i passeggeri a Porto Corsini. Messaggio anche per gli operatori del centro storico: ci saranno più americani che si fermeranno almeno una notte ogni week end e che frequenteranno ristoranti, bar e faranno acquisti. A questo tema è legato l’utilizzo degli aeroporti. C’è tutto l’interesse da parte della società di gestione ad attivare relazioni con Bologna, Forlì e Rimini, in modo che i crocieristi possano ridurre i tempi di trasferimento rispetto a quelli attuali per chi atterra a Venezia o Verona. Il presidente Rossi ha spiegato che è in uscita il bando di gara per affidare i lavori per l’elettrificazione delle banchine del terminal crociere. Ciò significa consentire alle navi arrivate all’ormeggio di spegnere i motori e collegarsi alla rete elettrica, con ‘zero’ inquinamento. Un progetto che il Pnrr ha finanziato con 35 milioni e che deve essere realizzato per il 2026. Infine, il tema viabilità. "Personalmente – dice Rossi - amplierei via Guizzetti, come uscita dei bus e delle auto pubbliche dal terminal. E se dovessero essere abbattuti alberi, noi ne ripianteremmo dieci volte tanto. Una soluzione, però, va trovata nell’interesse di Porto Corsini". A breve verrà presentato il Piano particolareggiato che predisposto per conto del Comune, che dovrebbe contenere una proposta alternativa a via Guizzetti.

lo. tazz.