"Salvaguardare la natura con l’utilizzo dei droni"

Col supporto di esperti faunisti e dei Carabinieri Forestali sono state svolte 27 missioni operative

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Dal felice binomio formato da Italdron Academy e Legambiente Ravenna è nato un progetto-pilota per la difesa degli animali selvatici e dell’ambiente che potrebbe avere interessanti sviluppi futuri. Entrando nei dettagli, l’obiettivo è stato quello di verificare in quale misura l’utilizzo dei droni possa essere efficace nella vigilanza per il contrasto agli illeciti ambientali.

"Grazie all’utilizzo di sensori ottici e termici– spiega Nicola Nizzoli, socio Italdron e presidente Assorpas –, i droni sono strumenti tecnologici importanti per prevenire azioni criminali ed eseguire controlli capillari. Ovviamente devono sempre essere supportati dalle persone esperte e qualificate a cui spetta il compito di leggere i dati e di valutare dove andare a ricercare sul territorio. Il progetto, durato oltre un anno, si è concluso in estate".

Insieme alle guardie ecologiche volontarie di Legambiente Ravenna, e grazie al supporto di esperti faunisti e dei Carabinieri Forestali della Provincia, sono state svolte 27 missioni operative per oltre 451 ore complessive di monitoraggio nelle diverse condizioni meteoclimatiche riscontrate nelle quattro stagioni. Il territorio indagato è quello che va dall’Appennino romagnolo al tratto del fiume Reno che lambisce le Valli di Comacchio, caratterizzato da diverse aree protette di elevato pregio conservazionistico. Il risultato? "Grazie ai droni – aggiunge Antonino Morabito, responsabile di Legambiente Nazionale – siamo riusciti a ottenere informazioni molto più efficaci soprattutto in luoghi dove è più difficile arrivare con pattuglie motorizzate. Senza contare il minimo impatto ambientale perché i droni non inquinano e non spaventano gli animali, come confermato da alcuni faunisti. Per quanto riguarda gli illeciti, i droni consentono di acquisire prove fotografiche o video preziosi per eventuali indagini, un minor costo di utilizzo e manutenzione e una maggiore sicurezza per gli operatori di polizia".

In futuro, secondo Morabito, ci sono tutte le premesse per realizzare il monitoraggio di situazioni delicatissime per la tutela di specie protette, così come per prevenire o fermare azioni criminali contro l’ambiente. "Nel prossimo futuro – conclude Tommaso Solfrini Ceo di Italdron Academy che si occupa di produzione di droni e di formazione –, vorremmo contribuire ad ampliare il numero di guardie ambientali in grado di usare queste nuove tecnologie con dei percorsi formativi specialistici".

Roberta Bezzi