"Scuola Mazzini, c’è il rischio di classi ’pollaio’"

La primaria di Milano Marittima ha annunciato una prima da ben 24 alunni

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Mentre in tutte le scuole si prendono le misure per garantire le distanze di sicurezza fra i banchi, la scuola primaria G. Mazzini di Milano Marittima aprirà il prossimo anno scolastico con una classe in meno. I bambini di prima, ben 24 i nuovi iscritti, faranno lezione in un’unica classe anziché in due come in passato. La notizia della soppressione di una prima classe ha allarmato i genitori che temono le cosiddette "classi ‘pollaio’, ostacolo alla didattica e alla sicurezza, specialmente in tempi di coronavirus", come dichiarato anche dalla stessa ministra Azzolina. A denunciare il pericolo in vista del prossimo settembre è il presidente del comitato genitori Antonio Emiliano Svezia che, in una lettera ai vertici scolastici, nonché al sindaco Massimo Medri e all’assessore Michela Brunelli, chiede sia valutata la formazioni di classi con un limite massimo di 15 alunni affinché vengano tutelati la sicurezza di tutti e il lavoro dei docenti e venga garantita una didattica in linea con le esigenze di ogni alunno. "In qualsiasi scuola con un numero così elevato di 24 alunni – spiega Svezia –, in una situazione straordinaria che ci porterà a convivere con il Covid-19, non verrà tutelata la sicurezza né dei bambini, né degli insegnanti. Applicando il distanziamento di un metro e mezzo da ogni alunno in tutte le direzioni, quindi anche da ogni uscita, in una classe media di circa 35 mq, si arriva ad un numero massimo di circa 16 bambini, non considerando il docente".

L’obiettivo dei genitori è quello di "offrire agli alunni un contesto logistico e formativo sicuro e qualificato", oltre a mantenere inalterata la qualità della Mazzini "da sempre considerata un punto di riferimento per la città, una scuola storica, con le aule disposte al piano terra in un unico piano, con un’aula multisensoriale attrezzata per gli alunni diversamente abili; in linea generale parliamo di una scuola caratterizzata da ampi spazi, con un’ampia e nuova palestra, con interventi certificati per fissare le attrezzature, che ha riscosso consenso per la sua funzione e per la quale siamo fieri di questo, con addirittura tre cortili in cui distribuire i bambini durante gli intervalli". I genitori sono disposti a dare il contributo e di avanzare proposte. "Dobbiamo però essere a conoscenza al più presto dei protocolli generali e prescrizioni che verranno adottati sulle modalità di ripresa della scuola – conclude Svezia –, nella scuola e non a casa".

Rosa Barbieri