"Una profonda amarezza". Queste le parole di Stefano Falcinelli, presidente dell’Ordine dei Medici, di fronte alla vicenda del medico arrestato perché accusato di aver solo ‘finto’ di vaccinare parte dei suoi pazienti ai quali avrebbe fornito anche green pass fasulli.
Falcinelli, non avevate avuto nessun tipo di segnalazione su questo medico? A quanto pare aveva esternato sui vaccini anche sul suo profilo fb.
"Non sapevamo niente. A me lo ha comunicato pochi giorni fa la dottoressa Angelini. Non ci risulta neanche fosse tra i 44 medici no vax sospesi perché non vaccinati. È stato scoperto, ed è stato anche scritto dai giornali, perché sono state trovate 13 fiale di vaccino fuori dal frigorifero".
Dopo quello che è accaduto è stata ovviamente disposta immediatamente la sospensione dell’attività vaccinale del medico. Perché in passato altri medici ‘no vax’ hanno invece continuato con la loro attività?
"È il regolamento: quando un medico viene arrestato, messo in un regime di non libertà, viene sospeso d’ufficio e il procedimento disciplinare non è appellabile. Quando vengono invece contestate irregolarità e si procede con una sanzione, il medico in questione può fare ricorso ad un organismo centrale e questo comporta la sospensione della sanzione e quindi che siano ancora in attività medici già sanzionati dall’Ordine, ma che hanno fatto ricorso".
Alla luce di quello che sta succedendo, l’Ordine ha intenzione di incrementare i controlli sui suoi iscritti?
"Non possiamo farlo. L’ordine non ha potere ispettivo, possiamo intervenire solo a seguito di segnalazioni".
Qual è il suo stato d’animo in questo momento?
"È incomprensibile per me che in un momento di grande difficoltà come questo si possa avere un comportamento di tale gravità. Capisco chi ha timori nei confronti del vaccino, è umano ed è compito dei medici aiutare a superarli. E per questo bisognerebbe sottolineare ancora di più il senso civico di tutti quei cittadini che si vaccinano".
Teme che episodi come questo possano incrinare la fiducia nella categoria dei medici?
"No. La classe medica, vorrei dire non solo i medici ma tutti gli operatori della sanità, sta lavorando con grande impegno. Casi come questo rappresentano un’esigua minoranza".
Annamaria Corrado