
La contestazione era di falso in bilancio e autoriciclaggio. In buona sostanza per l’accusa ben 29 milioni di euro erano stati portati in Senegal senza giustificazione economica plausibile. Per la difesa invece non si era affatto trattato di trasferimento di capitali all’estero ma di investimenti reali con tanto di bonifiche di terreni e costruzioni di canali di irrigazione, di dighe e di altre opere necessarie a rendere i luoghi adatti. Per la seconda volta in pochi mesi nell’ambito della medesima vicenda, il colosso faentino ‘Tampieri Financial Group spa’, holding del gruppo Tampieri, ha incassato il sì del collegio del tribunale...