"Viking, poteva finire come la Concordia" Assegnati i riconoscimenti a piloti, rimorchiatori, ormeggiatori per aver gestito con successo l’emergenza della crociera dovuta alla tempesta

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La mattina del 17 settembre, quando le raffiche di vento raggiungevano gli 80-100 km orari, il comandante della nave da crociera Viking Sea avrebbe dovuto sciogliere gli ormeggi dalla banchina del terminal crociere di Porto Corsini e prendere il largo. "In quelle condizioni si è più sicuri in mare che in terra. Anche perché, successivamente, la nave ha rischiato di inclinarsi" chiosa il comandante del Porto di Ravenna e direttore marittimo dell’Emilia Romagna, Francesco Cimmino. L’occasione per tornare sull’episodio che una ventina di giorni fa ha fatto vivere ore di tensione in porto, è stata fornita ieri mattina dai riconoscimenti che Capitaneria, Prefettura e Comune hanno voluto consegnare a piloti, rimorchiatori, ormeggiatori per aver gestito con successo un’emergenza dovuta alla tempesta in corso quel sabato mattina. Presenti il prefetto Castrese De Rosa, il sindaco Michele de Pascale, il presidente dell’Adsp, Daniele Rossi, Cimmino ha voluto riepilogare quel sabato mattina, anche con l’aiuto di un video. Intanto, venerdì 16 settembre, appena diffusa l’allerta meteo, la stessa Capitaneria aveva inviato una mail a tutti gli operatori del porto avvisandoli delle pessime condizioni meteo previste per il giorno successivo.

È per questo che l’indomani mattina, poco dopo l’alba, le sale operative di piloti del porto, rimorchiatori e ormeggiatori sono tutte mobilitate e già in contatto con la Capitaneria. Per il comandante Cimmino, doveva essere il primo giorno della licenza estiva. Invece, prende l’auto di servizio e raggiunge la sala operativa. Il vento cresce di intensità fino a toccare punte di ‘burrasca forte’ (oltre 80 kmh) e raffiche di tempesta. "Il comandante della Viking Sea avrebbe dovuto prendere il largo in quei momenti, sarebbe stata più sicura la nave e i suoi 870 passeggeri più l’equipaggio. La Sers, la società che gestisce i rimorchiatori, chiama la nave e chiede se vuole un rimorchiatore per fronteggiare la spinta del vento. Nella sala operativa c’è lo stesso amministratore delegato della Sers, Riccardo Vitiello. Le raffiche da nord est non mollano e sotto le sferzate si spezzano quattro cavi d’ormeggio su sette.. Mentre la nave si dirige per inerzia verso il molo guardiano di Porto Corsini, la macchina dell’emergenza parte rapida verso il punto dell’incidente. La nave chiede l’intervento di un rimorchiatore, ma la Capitaneria dispone l’entrata in attività di 5 mezzi, più la motovedetta.

Il capo pilota Roberto Bunicci, sale su uno dei mezzi della Sers per dirigere le operazioni di recupero, gli ormeggiatori con il presidente Andrea Armari, sono in banchina per riassicurare la nave agli ormeggi. La Viking Sea si insabbia con la prua e i rischi aumentano perché ruota verso la palizzata rischiando di schiacciare uno dei rimorchiatori. "A quel punto la nave poteva inclinarsi – dice il comandante Cimmino – assumere una posizione come abbiamo visto tante volte nei filmati dedicati alla Costa Concordia". Com’è finito questo brutto sabato mattina, è noto. I servizi tecnico nautici e la Capitaneria, dopo tre ore di lavoro, e con manovre precise spingono la Viking Sea fino al ritorno in banchina. All’incontro di ieri mattina erano anche presenti anche Carlo Cordone, presidente Associazione agenti marittimi, Danilo Belletti, presidente degli spedizionieri, e Anna D’Imporzano direttore generale del Terminal crociere.

lo. tazz.