Neve oggi Ravenna: gli accumuli mancavano da 4 anni

Ecco quanta neve è caduta zona per zona. Le previsioni meteo per i prossimi giorni

Il Pavaglione a Lugo (Scardovi)

Il Pavaglione a Lugo (Scardovi)

Ravenna e provincia, 9 gennaio 2022. Gli addetti ai lavori le avevano previste già da qualche giorno, soprattutto sui rilievi, nel faentino e parte del lughese, non escludendo tuttavia che si estendessero verso Ravenna ed il litorale.

Stiamo parlando delle nevicate che tra questa mattina e il primo pomeriggio hanno interessato la provincia di Ravenna. “In effetti – osserva Pierluigi Randi, tecnico meteorologo certificato e meteorologo Ampro (Associazione meteo professionisti) – pur non trattandosi di fenomeni intensi, la cosiddetta dama bianca è arrivata”.

Qualche numero? “A Faenza sono caduti dai 5 ai 6 centimetri, seguita da Castel Bolognese con 5 cm, da Lugo, Bagnacavallo e Cotignola con circa 4 cm, Russi con 3 cm, Ravenna (specialmente nella parte ovest) con 2 cm e da Voltana e Fusignano, Alfonsine e Lavezzola con circa un centimetro. Sui rilievi invece si sono invece raggiunti i 7-8 centimetri di neve”.

Fenomeni tutto sommato di breve durata… “Oltre a durare poche ore, è stata una nevicata debole, anche per il fatto che è manifestata con temperature leggermente superiori o intorno allo zero.  Una curiosità: quella odierna è stata la prima nevicata con accumuli dal primo marzo 2018, ossia da quasi quattro anni, anche se è vero che lo scorso anno a febbraio si registrò un episodio nevoso che nel faentino portò ad un accumulo di circa un centimetro. In ogni caso resta il fatto che in tutta la provincia la nevosità è in netto calo. Se facciamo un salto indietro nel tempo di 30-40 anni, un evento come quello odierno passato praticamente inosservato ”.

Previsioni? “Domani (lunedì) assisteremo a delle schiarite con gelate non particolarmente intense tra la notte e l’alba di martedì. Nei giorni successivi si instaurerà un campo di alta pressione con tempo stabile. Da metà settimana non è da escludere il ritorno della nebbia, anche se nei bassi strati dovrebbero prevalere delle deboli correnti da est-nordest che al momento sembrerebbero scongiurare questo fenomeno”.