A 18 anni premiata per il miglior testo

Annalisa Panciroli con il brano ’Vorrei’ ha stregato la giuria aggiudicandosi il premio della critica al 30° Giffoni Festival Musica e Cultura

Migration

Si intitola "Eccomi" l’album di esordio di Annalisa Panciroli, giovane e promettente cantante reggiana, già in evidenza in importanti concorsi canori.

Il percorso artistico di Annalisa, 18 anni, è nato otto anni fa alla scuola di musica di Arceto, sotto la guida della professoressa Bartoli, che l’ha accompagnata fin dall’inizio credendo in lei. Successivamente la giovane Annalisa ha perfezionato vocalità e arte del canto, avvicinandosi pure allo studio del pianoforte con la docente Rossini, al Cepam di Reggio. Con il sostegno del cantautore e produttore Valentino Prato, ora Annalisa si affaccia al mondo della musica nonostante la sua giovane età.

Con il brano "Vorrei" ora accompagnato da un video su Youtube, Annalisa ha vinto il premio della Critica, come miglior testo al 30° Giffoni Festival Musica e Cultura.

Con coraggio invita i ragazzi della sua generazione a non cadere nella banalità, ma a ricercare la meraviglia e la libertà. In sei canzoni, disponibili su tutte le piattaforme musicali digitali (Spotify, Deezer, Apple Music, Amazon Music, Youtube Music…) Annalisa racchiude tutta la sua purezza e dolcezza, parlando con intensità di amore universale: un amore fatto di attrazione e passione, ma anche di delusione, disperazione e rassegnazione. Canzoni travolgenti, in grado di coinvolgere l’ascoltatore con le melodie anni Novanta, rivisitate in chiave moderna. Annalisa incanta con le sue parole: i suoi valori sono di "altri tempi". È proprio per questo che i messaggi che lancia colpiscono il cuore, perché le sue canzoni parlano di sentimenti veri, puliti ed emozioni giovani e spensierate, ormai diventate sempre più rare al giorno d’oggi. In "Vorrei" c’è il racconto struggente di una ragazza innamorata che si culla nell’immaginare una relazione con un suo "idolo" che ritiene impossibile da raggiungere. Un’adorazione che può essere interpretata anche verso una persona cara, ma lontana, un amante… Annalisa canta di storie costruttive, non scontate, né infantili sia nelle parole che nella musica.

Variando da uno stile all’altro, si resta colpiti da "Fuoco", un brano che parla di attrazione e passione con un ritmo pop dance. Una nuova versione di lei, più ritmica e movimentata. Ma anche "Dimmi perché", con la difficile rassegnazione per una ragazza al fine di una relazione. Per poi continuare con "L’anima e il corpo", un inno all’amore vero e puro e passionale. Si aggiunge "Manchi", dove è il vuoto per amore finito cerca di dar spazio alla accettazione. E infine "Quante volte", con l’ostinazione di una ragazza nell’accettare una delusione amorosa. Tutti temi che, pur se dolorosi, vengono trattati sempre in modo pacato.

Antonio Lecci