REDAZIONE REGGIO EMILIA

"Addio Alessandra, sei andata via in silenzio"

Umberto Nizzoli ricorda la psicologa Mizzi: "Aveva una vasta cultura, era elegante e signorile"

Lo psicologo Umberto Nizzoli ha ricordato, ieri, la collega Allessandra Mizzi.

"Sandra parlava poco e quando lo faceva il suo tono composto e contenuto non la facevano emergere nei dibattiti a volte polemici e rumorosi. La conobbi al concorso quando l’allora Consorzio Socio-Sanitario assunse il primo nucleo di psicologi da affiancarmi. Subito emerse la sua vasta cultura e il garbo nel porre le cose. Quando poco dopo si presentò l’occasione di inserire una figura di psicologo nel Consultorio sessuologico che aveva a suo tempo iniziato il dr. Tolomelli, pensai a Sandra. Si dedicò alla sessuologia ottenendo anche la specializzazione presso la scuola bolognese del dr. Rifelli. Passati gli anni quando distribuii i compiti fra gli psicologi del servizio di psicologia clinica che dirigevo la indicai ad occuparsi delle demenze. Lei ne fu contenta ed espanse l’attività partecipando direttamente allo sviluppo della associazione dei familiari delle persone colpite da Alzheimer e demenza. Fu una esperienza che la coinvolse tantissimo e di cui sono rimaste abbondanti e benefici risultati. Adesso è morta, con discrezione come il suo solito, dopo una lunga malattia. La notizia della sua morte fa un grande rumore, almeno alle mie orecchie. Strana la vita, ci conoscevamo per le nostre storie nel mondo ma non sapevo che la malattia la erodeva dall’interno. Ha conservato fino alla fine la sua eleganza e signorilità".