Green pass nei ristoranti e bar: "Addio al certificato ma le mascherine restano"

Titolari di bar e ristoranti felici dell’eliminazione della carta verde: "Tanti danni". Molta più cautela per quanto riguarda le protezioni: "Vanno mantenute"

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Se sull’eliminazione del Green pass non c’è nessun dubbio, sulla mascherina la platea degli intervistati si divide. Per molti il certificato si può tranquillamente archiviare e i pareri in proposito sono i più disparati: da chi pensa che non servisse neanche appena introdotto, chi lo giudica un controsenso, a chi invece lo trova scomodo da controllare, ma poco importa sembra che nessuno abbia intenzione di rimpiangerlo. Non è lo stesso per la mascherina. Solo in pochi lasciano che le restrizioni seguano il loro corso e abbandonano senza remore quest’ultima protezione, ma tutti gli altri, invece, la considerano una coperta di Linus. Un rassicurante pezzo di stoffa da cui è difficile separarsi.

Alla domanda sull’abbandono del lasciapassare verde, Federico Riccò, vicepresidente dell’Associazione Ristoratori Reggiani e titolare di Bottega 39, risponde: "Era ora. Siamo contenti, finalmente si sblocca la situazione sia per i clienti sia per i dipendenti che avevano dovuto abbandonare il posto di lavoro. La richiesta del Green pass non ci ha aiutato, nemmeno in questo ultimo periodo, dove per colpa del tempo abbiamo potuto allestire solo tavoli all’interno. Invece per quanto mi riguarda la mascherina, almeno nel mio locale, i miei dipendenti la terranno nel rispetto dei clienti. Tanto sono due anni che la portiamo, qualche mese in più non è un problema".

Della stessa opinione è anche Luca Dondi, gestore di Torrefazione H223, che sostiene: "Meglio così, ora lavoreremo forse più sereni, sperando che la situazione sanitaria vada migliorando. Ma almeno la mascherina mi sembra giusto tenerla, per noi che lavoriamo a contatto con il pubblico ci vuole".

Anche Veronica Gnoni del bar Dolce Amaro ammette: "Il Green pass era scomodo da controllare e soprattutto non tutti i clienti erano ben disposti a mostrarcelo, mentre la mascherina preferirei mantenerla mentre lavoro, usandola spesso sono due anni che non mi viene un raffreddore".

Alla trattoria romana Cacio e Pepe risponde ironico il titolare, Giovanni Brancatelli: "Per abbandonare il Green pass evidentemente quest’anno, a differenza dello scorso, si tratta di un virus meno burocratico. Nonostante ci siano più casi dell’anno scorso il Governo sta pensando di abbandonare le restrizioni, se così fosse accetteremo questa decisione. Ma resta una nostra responsabilità mantenere in sicurezza i clienti, per questo nel mio locale tutto il personale manterrà la mascherina. La clientela, invece, sarà libera di seguire le normative in vigore".

Invece Daniele Cavatorti, titolare di Cadauno, non dimostra preferenze: "Siamo contenti che le autorità abbiano deciso di togliere mascherina e Green pass. Se ci diranno che possiamo farne a meno allora ci fideremo, come ci siamo fidati quando è stato il momento di utilizzarli".

r.n.